mercoledì 4 novembre 2020

"In molti casi andrà così: studenti al cazzeggio e poi tutti promossi" - lo sfogo di un’insegnante


Lo sfogo di un'insegnante sul ritorno alla DAD, memore di ciò che accadde lo scorso anno.

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A chi dice che la "didattica" a distanza non è male, a chi dice che in fondo anche in altri periodi, per altri motivi, bambini e ragazzi si sono trovati SENZA scuola (ricordano la seconda guerra mondiale, o il post-terremoto in Irpinia per chi lo ha vissuto in prima persona), a tutti questi , ecco, vorrei rispondere con chiarezza. 

Vedete, la situazione era MOLTO diversa, perché allora nessuno prese in giro bambini e ragazzi dando ad intendere che non stavano perdendo nulla! Questo è il problema più grave e più gravido di conseguenze nefaste. 

Ora chi ha responsabilità politiche, a tutti i livelli, afferma che "la scuola NON si ferma", mentre la scuola si ferma eccome! E i ragazzi ora sanno già come andrà: tutti promossi d'ufficio, dopo mesi spesi come ognuno vuole. Qualcuno studierà, la minoranza; gli altri si dedicheranno al cosiddetto "cazzeggio"... Dunque, oltre a NON imparare, avranno anche la loro "buona" lezione di educazione civica, con la dimostrazione pratica (senza parole, che non contano qui) che l'impegno è vano, che non conviene darsi da fare, che per gli adulti ciò che conta è che non disturbino. 

I loro fratelli più piccoli sono al sicuro nella scuola parcheggio, con le maestre- babysitter, e loro non rompano le scatole! Si inebetiscano davanti a tv e pc e stiano buoni... che c'è chi sta peggio!

F. N.

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