sabato 29 giugno 2013

Tanto pe' ride: note disciplinari folli - Parte II

1. L’alunno T. circonda con dei banchi e con delle sedie alcuni ragazzi; si giustifica dicendo: "I “secchioni” dovrebbero essere messi da parte".

2. L’alunno P. continua ripetutamente a sostenere che il poeta Dante Alighieri fosse in realtà Batman.

3. D. interrompe la lezione per comunicare alla classe che voterà Lega Nord alle prossime elezioni.

4. P. sostiene di essere la reincarnazione di Cristoforo Colombo e ciò lo autorizzerebbe a lasciare la classe per cercare ‘Nuove Americhe’.

venerdì 28 giugno 2013

Prova a pensarti... realizzato!

Ti senti una persona realizzata? Oppure vuoi esserlo, anche se pensi che parlare di realizzazione sia ancora troppo presto?   
Un noto pedagogista e scrittore - Danilo Dolci - scrive una frase bellissima:"Nessuno cresce se non è sognato".
Ed è proprio così: se c'è qualcuno che ci sogna - un amico, un insegnante, una moglie o un genitore - vuol dire dire che c'è qualcno che ci ama. Equando ci sentiamo amati siamo in grado di fare qualsiasi cosa, possiamo "spostare le montagne".
Ora, però, proviamo a sognare noi stessi, ad immaginare cosa e come vorremmo essere; proviamo a pensarci pienamente realizzati e se non lo siamo cerchiamo di capire come riuscire ad esserlo.
Ma la domanda ècome capisco di essere realizzato? Come posso riconoscermi "persona realizzata ed equilibrata"?


Una risposta la troverete nel testo seguente. Qui lo psicologo statunitense Abraham H. Maslow traccia un profilo psicologico-comportamentale della persona realizzata.
Sta a noi capire se la nostra formazione, le nostre idee,

giovedì 27 giugno 2013

Interrogazioni ed esami orali: come vincere l'emozione

Un po' di ansia prima dell'esame o dell'interrogazione è normale; anzi, esiste un'ansia che è costruttiva e necessaria, perché aiuta a mantenere la concentrazione fissa sull'obiettivo da raggiungere. Tuttavia accade a volte che l'emozione sembra paralizzarci, l'ansia diventa insostenibile. Vi sono diversi rimedi per contenere l'ansia. 
Ci sono anche diversi step che, se seguiti, aiutano a mantenere la calma, ad assumere un atteggiamento positivo verso la prova che si sta per affrontare.

Vediamoli brevemente:

1. Rilassarsi e respirare profondamente.
Per chi è in preda all'ansia sembra un consiglio banale. In realtà non lo è. Fare in modo che il respiro torni a ritmi normali permette ai muscoli di tutto il corpo

mercoledì 26 giugno 2013

Chi non ride non è una persona seria: note disciplinari pazzesche - parte I

1-La classe, in assenza del prof. di religione, dà fuoco alla cattedra con dell’alcool e, all’arrivo del prof., l’alunno F. grida: «Benvenuto all’inferno!»

2- L'alunno B., dopo ripetuti tentativi di piegare una sbarra di ferro, tenta di applicare la lezione di fisica sulle leve incastrando la suddetta sbarra dietro il termosifone e tirando con forza. Il termosifone non regge e si stacca dal muro. L'alunno B. viene sospeso per una settimana con obbligo di frequenza. La classe si trasferisce nel seminterrato a causa dell'allagamento dell'aula.

3. L'alunno L. dorme in classe con disprezzo.

4. L'alunno N. alla richiesta di vedere i suoi genitori risponde con arroganza: "Le porto una foto".

5. L'alunno M. viene espulso dall'istituto per una settimana, perchè attuava uno scambio di persona col suo gemello,che apparteneva ad un altro istituto.

6. D., dopo la richiesta dell'insegnante per un colloquio privato coi genitori, si presenta all'orario accordato accompagnato da S. e C. travestiti,

martedì 25 giugno 2013

Come misuri l'altezza di una torre? La creatività spiegata in due parole...


La creatività, la capacità di risolvere problemi, trovare soluzioni, strade nuove su terreni nuovi: tutte abilità fondamentali per riuscire nella vita, nel lavoro, nello studio...
Ho estrapolato il testo che segue da un libro che ho letto di recente sulle mappe mentali e concettuali, in un capitolo dedicato al "pensiero laterale", vale a dire alla capacità di pensare attraverso vie parallelle non scontate. 

Non occorre citarne la fonte perché ho scoperto che questo testo veniva fatto girare qualche anno fa per email, a mo' di catena di Sant'Antonio, quindi non ha un autore definito (qualcuno mi ha suggerito che si tratta di un filosofo, ma non ricordo chi: potete suggerirmelo, nel caso, commentando il post).

Va letto con attenzione perché spiega con un fatto concreto come si manifesti la creatività che - essendo un'interfaccia dell'intelligenza umana - rappresenta una forma di adattamento alla realtà.

Più creativi = più capaci di adattarci
 al mondo che cambia!

Il professore incaricato di selezionare i candidati per l’ammissione ad una Facoltà di Scienze mostra un barometro ad uno studente e gli chiede: “Come farebbe,
con questo barometro, a misurare con discreta approssimazione l’altezza della torre della nostra Università?”.

La risposta che si aspettava era: “So che ogni millibar di differenza di pressione corrisponde a circa 10 metri. Rilevando la pressione alla base della torre e in sommità potrei determinare l’altezza”.

Il ragazzo risponde invece: “Salirei in cima alla torre, legherei il barometro a un lungo spago, lo calerei fino al suolo e poi misurerei lo spago”.

Il professore, disapprovando la soluzione, scuote il capo e dichiara: “Lei non conosce la soluzione di un problema come questo; come spera di risolvere quelli che incontrerà nel corso degli studi che ha scelto?”.

“A dire il vero non è che non abbia la soluzione” risponde sorridendo il giovane. “Forse il problema è che ne ho troppe, ma sono diverse da quelle che lei ha in mente”.

“Allora me ne dica qualcuna” ribatte incuriosito il docente “Sono pronto ad ascoltarla”.

Lo studente per qualche istante guarda in aria, si accarezza il mento con aria pensierosa, poi risponde: “Per esempio, in un giorno di sole potrei appoggiare il barometro in terra, misurare la sua ombra e quella della torre, per ricavare l’altezza della torre con una proporzione. Oppure salire in cima alla torre, lasciar cadere il barometro, cronometrare il tempo di caduta e calcolare l’altezza considerando la legge di gravità. Oppure legare il barometro a un pezzo di spago per farne un pendolo, rilevare il periodo di oscillazione alla base della torre e in cima, per poi mettere in relazione la sua posizione con la distanza dal centro della terra. Oppure lasciar cadere il barometro e misurare lo scostamento dalla verticale: conoscendo la velocità di rotazione della Terra potrei ottenere all’altezza di caduta”.

Il professore, piacevolmente sorpreso, gli chiede: “E se le chiedessi una soluzione più semplice?”.
“Ammetto che non osavo dargliela” esclama il ragazzo, sorridendo di nuovo “Potrei andare dal custode della torre e proporre uno scambio: gli darei il barometro per sapere quanto è alta la torre!”.

Sei in grado di "pensare in modo diverso"? Riesci a trovare soluzioni nuove uscendo dagli schemi? Ti chiedi, di fronte ad una novità che hai davanti agli occhi, "cos'è?" oppure "cosa potrebbe essere?".
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