lunedì 3 novembre 2014

Il pane bruciato, di Lin Yu Tang - Educare Narrando

Segue un racconto di LIN YU TANG sulla comprensione, la tolleranza, il rispetto, l'ascolto nelle relazioni.

Dopo un lungo e duro giorno di lavoro, mia mamma mise un piatto con salsicce e pane tostato, molto bruciato, davanti al mio papà.
Ricordo che stavo aspettando che lo notasse… Nonostante mio padre lo avesse notato, prese un pane tostato, sorrise a mia madre e mi chiese come era andata a scuola.
Non ricordo cosa gli risposi, però mi ricordo il vederlo spalmare burro e marmellata sul pane tostato e mangiarlo tutto.
Quando mi alzai da tavola, quella sera, ricordo aver sentito mia madre chiedere scusa a mio padre per il pane tostato molto bruciato. Mai dimenticherò quello che gli disse:
"Cara non preoccuparti, a volte mi piace il pane tostato un po’ bruciato."
Più tardi, quella sera, andai a dare il bacio della buona notte a mio padre e gli chiesi se veramente gli piaceva il pane tostato bruciato.
Egli mi abbracciò e mi fece questa riflessione:
 “La tua mamma ha avuto un giorno molto duro nel lavoro, è molto stanca, ed inoltre un pane tostato un po’ bruciato non fa male a nessuno"…….
La vita è piena di cose imperfette. Imparare ad accettare i difetti e decidere di apprezzare ognuna delle differenze degli altri, è una delle cose più importanti per creare una relazione sana e duratura.
La comprensione e la tolleranza sono la base di ogni buona relazione.
Sii più gentile di quanto ritieni necessario esserlo perché tutte le persone, in questo momento, stanno lottando a qualche tipo di battaglia.
Tutti abbiamo problemi e tutti stiamo imparando a vivere, ed è molto probabile che non ci basti una vita per imparare il necessario.
“Il viaggio verso la felicità non è diritto. Esistono curve chiamate EQUIVOCI,
esistono semafori chiamati AMICI, luci di posizione chiamate FAMIGLIA, e tutto si raggiunge se hai: Una ruota di scorta chiamata DECISIONE, un potente motore chiamato COMPRENSIONE, una buona assicurazione chiamata FEDE.

Lin Yu Tang



domenica 2 novembre 2014

Quando i due punti " : " si usano e quando non si usano mai... - Italiano Senza Errori

I due punti hanno una funzione importantissima nella lingua italiana: essi indicano una pausa breve ed indicano che le parole che seguono sono una conseguenza (o una spiegazione) di ciò che è stato detto in precedenza.

- Si usano per introdurre un elenco: "Antonio ascolta di tutto: Pop, Rock, persino la musica classica";

- Si usano per introdurre un discorso diretto: "Antonio aggiunse: "Non sono stato io a commettere il delitto!"

- Si usano per precisare o spiegare un concetto: "Aveva un solo obiettivo: vincere il campionato"; oppure: "Non si mosse neppure di un millimetro, restò immobile: era terrorizzato"

Talvolta i due punti sostituiscono le congiunzioni, come per esempio in questi casi:

"Divorò tutto in un attimo: era affamato". In questo caso è stata omessa la congiunzione poiché, infatti: "Divorò tutto in un attimo poiché era affamato

Quando i due punti non si usano mai?

Anche i due punti vengono usati a sproposito e, quando vedrete l'esempio che segue, vi accorgerete che a fare un simile errore non sono soltanto gli alunni: purtroppo capita spesso anche agli insegnanti!

- I due punti non si usano tra il verbo e il complemento oggetto, anche se a seguire è un elenco:

"Ieri ho mangiato: la pasta, il pane, l'insalate e un dolce!

I due punti usati in questo caso sono un errore gravissimo!

Si scrive, infatti, così: "Ieri ho mangiato la pasta, il pane, l'insalata e un dolce

Per quale ragione? Per la stessa che abbiamo spiegato in occasione dell'uso della virgola: il gruppo "verbo - complemento oggetto" è logicamente legato (si tratta del predicato e del complemento diretto per eccellenza della lingua italiana!), quindi è un grave errore separare i due elementi con una qualsiasi pausa, sia essa rappresentata dalla virgola oppure dai due punti.

-I due punti non si usano mai dopo la congiunzione "che":

"Ho capito che: non hai studiato, hai copiato i compiti e hai un atteggiamento indolente!"

In questo caso valgono le stesse regole esposte nell'esempio precedente: non si può mai spezzare ciò che è logicamente unito. In questo caso il "che" introduce una proposizione oggettiva, dunque non può essere separata con una pausa dalla congiunzione stessa.

In questo caso si scrive così: "Ho capito che non hai studiato, hai copiato i compiti e hai un atteggiamento indolente!"


UN TRUCCO PER NON SBAGLIARE?
Uso il punto interrogativo perché esiste un piccolo trucco per non sbagliare, che però non vale in tutti i casi possibili; può essere però un aiuto in moltissime circostanze, quindi lo espongo di seguito.

Per evitare errori può essere utile sostituire i due punti con la congiunzione "cioè": se la frase "suona" bene vuol dire che i due punti sono stati usati correttamente, altrimenti vuol dire che è stato commesso un errore.

Qualche esempio:

- "Ho incontrato: tua mamma, tua sorella e tuo zio"
Abbiamo già detto che i due punti usati così sono un errore. Proviamo ora a sostituire i due punti con la congiunzione "cioè" per avere una conferma:

"Ho incontrato cioè tua mamma, tua sorella e tuo zio" - E' evidente che "suona malissimo"

Altro esempio:

"Ho mangiato di tutto: tagliatelle, verdure, carne arrosto, stufato..."

Proviamo ora a fare la sostituzione:

"Ho mangiato di tutto, cioè tagliatelle, carne arrosto, stufato..." - In questo caso la sostituzione "suona bene", quindi con buone probabilità abbiamo usato correttamente i due punti.

giovedì 30 ottobre 2014

E-Book di storia per la didattica nella scuola primaria, da scaricare gratuitamente (utile dalla classe III in su)

Presento una bellissima risorsa per la didattica della storia per la scuola primaria di 82 pagine, in formato PDF, da scaricare gratuitamente. La risorsa è stata realizzata dal maestro Giovanni Mastrorocco.

Si tratta di un vero e proprio E-Book che guida i bambini nell'apprendimento della storia, educandoli alla misura del tempo, alla ricostruzione della propria storia personale, all'analisi dei fossili, alla periodizzazione dei periodi storici ... e così via, con molti altri materiali.

Gli argomenti di questa guida in miniatura sono diversi e sono riportati di seguito. Ringraziamo il maestro per questa bella risorsa e per il lavoro che ha impiegato per crearlo.

Nel plico in PDF gratuitamente scaricabile sono trattati i seguenti argomenti:

- Le parole del tempo (poi, prima, successivamente, nel frattempo ...) da collocare in una tabella che indica la contemporaneità, la successione e la causalità;

- La misura del tempo, dal minuto al millennio (vi è una tabella con tutte le scansioni temporale e la loro durata);

- Il calcolo dell'età delle persone attraverso le misure del tempo: anno, lustro, decennio, secolo...

- Il secolo e il millennio;

- Come si scrive la data: i diversi modi per scrivere le date;

- La linea del tempo della propria vita;

- Come sono? Chi sono? La storia personale disegnata, descritta, narrata...

- Intervista ai genitori come introduzione al concetto di fonte storica;

- Cosa sono le fonti, quali sono e cosa è un documento ufficiale;

- La storia personale dell'alunno attraverso i documenti ufficiali: atto di nascita, documento di valutazione scolastica etc...

- Tanti tipi di storie: favola, fiaba, leggende, miti;

- Il mito di Fetonte e "Sei un mito" di Max Pezzali;

- Alla scoperta del passato lontano: la Big Bang alla nascita della Terra, la nascita dei pianeti, la formazione della Terra con i primi organismi viventi;

- Dinosauri, insetti, uccelli, mammiferi...

- La ricostruzione storica attraverso i fossili: come si formano, come si estraggono, come si analizzano;

- Come si ricostruisce lo scheletro di un dinosauro in una sala da museo;

- Quando sono vissuti i dinosauri;

- Le ère della preistoria;

- La Terra, la formazione dei continenti e la deriva dei continenti...

- Dizionario dei dinosauri

- I dinosauri nelle Murge e ad Altamura;

- L'estinzione dei dinosauri.



mercoledì 29 ottobre 2014

Socrate, I tre setacci - Educare Narrando

La storia che segue è attribuita al celebre filosofo Seneca. Serve davvero fare chiacchiere inutili nei confronti delle persone? Perché seminare zizzania con informazioni non vere, sentite qua e là e sparpagliate dal passaparola? Socrate, o chi per lui (ammettendo anche che l'aneddoto che segue non sia il suo), ci dà dei consigli su come evitare di cadere nella trappola del pettegolezzo e delle parole inutili che creano confusione tra le persone e a sé stessi... attraverso tre semplici setacci...

Mentre Socrate è seduto in una piazza, un uomo gli si avvicina,
in preda a visibile eccitazione.

“Buongiorno Socrate, sai cosa ho appena saputo?”
“No”, risponde il saggio, “come potrei saperlo?”

L’uomo, impaziente di condividere il suo segreto, si accinge
a raccontare la sua storia. Ma Socrate lo interrompe:
“ Aspetta un momento! Prima di cominciare, puoi dirmi se hai
fatto passare ciò che vuoi riferirmi attraverso i tre setacci?”

“I tre setacci?”, chiede l’altro stupito. “Ma non so di che cosa
stai parlando!”
“Il primo setaccio è quello della bontà.
Quello che vuoi raccontarmi è una cosa buona?”

“Ebbene, non ci avevo pensato. Aspetta... no, non credo che
Si possa dire che si tratta di una cosa buona”.
“Allora, continua il filosofo, se non è una cosa buona, l’hai
almeno fatta passare per il secondo setaccio, quello della verità?
Quello che vuoi dirmi è vero?”

“Devo confessare che non ne sono sicuro”, risponde l’altro
sempre più imbarazzato. “L’ho saputo da un amico che l’ha
sentito anche lui da…”

“Quindi non sai se è vero”.
“No, per dirla sinceramente, non ne so nulla". Socrate allora
continua:
“Se quello che vuoi dirmi non è una cosa buona, né sicuramente
vera, almeno passa attraverso il terzo setaccio? E’ utile che io
venga a saperla?”
“Insomma, non credo che sia davvero utile”, risponde l’altro,
a disagio.
“Allora ascolta! Se quello che vuoi dirmi non è una cosa buona,
né vera, né utile, preferisco non ascoltarla”.




martedì 28 ottobre 2014

Agrodidattica per Bambini: le 4 stagioni in fattoria, con schede, percorsi multidisciplinari, materiali vari...

Sul sito www.regione.lombardia.it è possibile trovare una risorsa didattica davvero interessante sull'agrodidatticautile per la scuola primaria.
E' stata realizzata da Stefania Pendezza nell'ambito dei "Percorsi di Educazione alimentare" organizzati in vista del tanto atteso EXPO 2015.

La guida è in formato PDF (scaricabile gratuitamente) ed è composta da 80 pagine, in cui trovare schede didattiche, spunti per progetti e materiali interdisciplinari.

All'inizio della guida sono riportati gli spunti interdisciplinari per le classi II e III della scuola primaria (in realtà la guida si rivolge proprio a questo biennio, ma siamo convinti che il materiale sia utilizzabile per tutte e cinque le classi della scuola primaria).

Il materiale è suddiviso in 4 sezioni, proprio come le 4 stagioni: Gli agricoltori in inverno, gli agricoltori in estate, gli agricoltori in primavera, gli agricoltori in autunno.

Per ognuno di questi 4 momenti dell'anno, il percorso didattico si dipana nel seguente modo: vi è la presentazione del paesaggio agrario tipico di quel periodo. Successivamente vengono mostrati, con attività didattiche annesse, i principali alberi che danno frutto nella specifica stagione. Collegàti ad essa vi sono poi i prodotti della terra, con le varie fasi di lavorazione effettuate dai contadini. Segue una sezione dedicata agli animali della fattoria, anche in questo caso con mappe, schede didattiche, diagrammi da completare etc... in più molti altri approfondimenti ed esercizi!


La risorsa è davvero utile per percorsi didattici
 distribuiti su tutto l'anno scolastico!

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