martedì 31 marzo 2015

Storia di un crociato e di una reliquia - Educare Narrando


Si tratta di un apologo che gira sul web, di cui ignoro chi sia l'autore. Al di là di questo, però, è una piccola narrazione da cui estrapolare molte riflessioni e considerazioni.

Una tra tutte è il potere dell'autosuggestione rispetto alle credenze, religiose e non, su cui si basano molti culti e molti fenomeni di inspiegabili guarigioni. 

STORIA DI UN CROCIATO E DI UNA RELIQUIA

"Un crociato, in punto di morte, confessò le sue colpe e, fra le altre, quello che era il suo più grande tormento. Di ritorno dalla Terra Santa egli portava cucita sul giustacuore una sacra reliquia: un pezzo di legno della croce del Salvatore. Caduto in un'imboscata, era stato gravemente ferito e derubato della preziosa testimonianza della fede cristiana. Guarito, non aveva voluto mancare al suo compito e, benché combattuto da mille scrupoli, aveva finito col sostituire il pezzo di Legno Sacro con un comunissimo altro pezzo. Nessuno avrebbe mai saputo della mistificazione, egli si era detto, per darsi una giustificazione sufficiente. La "reliquia" era stata deposta in una meravigliosa teca d'oro, in una delle abbazie più eminenti della cristianità e qui venerata per numerosi anni. Era pure avvenuto che molti fedeli erano stati prodigiosamente guariti da infermità e da malattie insanabili grazie a d essa. Col passare del tempo era divenuta insomma una reliquia taumaturgica tra le più importanti. Il rimorso, però, non aveva smesso mai di travagliare l'anima del crociato. Ora, sul punto di morire, egli sentiva che non avrebbe potuto portare con sé il segreto di quel suo dramma interiore. Finì col confessare. Quando il fatto inevitabilmente diventò di pubblico dominio, la reliquia smise di produrre miracoli...."


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domenica 29 marzo 2015

A PROPOSITO DELL'IDEOLOGIA GENDER NELLE SCUOLE, di Alberto Pellai (Psicologo, Psicoterapeuta, Docente Universitario)

Riporto nel blog un intervento che Alberto Pellai - psicoterapeuta, docente universitario e padre di 4 figli - ha pubblicato sulla sua pagina Facebook a proposito dell'ideologia Gender e dei sedicenti oppositori ad essa.

 Più nel particolare, oltre alle sua considerazioni sull'omosessualità e sulla possibilità che essa venga "trasmessa" tramite scelte educative inadeguate,

 Il noto studioso (che non perde questa occasione per definirsi, tra le altre cose, un cattolico) si sofferma su quanto ci sia di "montato" e di ideologico nella propaganda "anti gender nelle scuole", cui si assiste in modo marcato in questi ultimi mesi.

Ne consiglio una lettura attenta e, se lo si ritiene, una condivisione nei vari canali "social" di cui si dispone.

A PROPOSITO DELL’IDEOLOGIA GENDER


Questo è un lungo messaggio. Ci vogliono circa venti minuti per leggerlo per intero, quindi se non li avete lasciate perdere. E’ un messaggio che non vi lascia passivi, perché alla fine dello stesso scoprirete che anche voi avrete un ruolo da giocare in prima persona. 

Parto dal dato di fatto: lavoro da più di 20 anni nel settore dell’educazione emotiva, affettiva e sessuale rivolta all’età evolutiva. Ho sempre promosso un pensiero critico nel mondo degli adulti perché i bambini e gli adolescenti non siano lasciati soli e ricevano l’educazione di cui hanno bisogno, anche in questo campo. Soprattutto in questo campo.


Da alcuni mesi mi succede una cosa strana: al termine delle mie numerose conferenze su questo tema, il dibattito è quasi sempre monopolizzato da persone che appartengono ai movimenti che si oppongono alla diffusione dell’ideologia “gender” nelle scuole e che lanciano forti allarmi chiedendo ai genitori presenti di fare molta attenzione perché nelle scuole italiane i nostri figli vengono avvicinati da programmi fortemente diseducativi che diffondono l’ideologia gender e che inducono l’omosessualità. Parlo di “induzione dell’omosessualità” perché di questo sono stato accusato io, in occasione di una conferenza per genitori tenuto presso il centro studi Erickson il giorno 13 febbraio. 

Al termine del mio incontro, dove avevo parlato di tutto tranne che di ideologia gender (presentavo il mio nuovo libro “Tutto troppo presto” che non ha nulla a che fare con questo tema), il primo intervento è di un signore in prima fila che più o meno dice così: “Non ho molto da dire su quello che lei ci ha fatto sapere stasera, però ho qualcosa da dire su un libro che lei ha scritto e che in alcuni passaggi giustifica e può indurre nei bambini l’omosessualità”. Il libro in questione è “Così sei fatto tu”che ho pubblicato per Erickson e che è finalizzato ad aiutare i bambini a superare gli stereotipi di genere che in questo momento affliggono in modo significativo entrambi i sessi. Intendo, quei condizionamenti educativi per cui alle nostre figlie viene insegnato che per avere successo come femmine conviene mostrarsi “ammiccanti, disponibili, magari anche molto sexy” e ai nostri figli maschi viene invece insegnato che mostrarsi "machi", insensibili e potenti è il miglior modo per appropriarsi della loro identità di genere. 
Di fronte all’obiezione rivoltami dal signore io ho deciso di leggere a voce alta il libro ai più di 100 adulti presenti chiedendo di essere fermato in ogni passaggio in cui le parole della storia avrebbero giustificato e/o indotto nei bambini l’omosessualità. Ci tengo anche a precisare che personalmente non ritengo l’omosessualità qualcosa che va giustificata e non penso nemmeno che sia possibile indurla. Credo che chi ce l’ha la vive e la integra nella propria identità. Sono anche convinto che – di questi tempi – gli adulti siano molto confusi e non ne sappiano parlare con chi sta crescendo, situazione che a sua volta genera molta confusione nei minori. Così può succedere che un adolescente con orientamento omosessuale si senta impossibilitato a parlare di ciò perché il mondo intorno a lui non ha parole “sane” da dirgli. Così come può succedere che adolescenti con orientamento eterosessuale sentano in alcune zone del loro percorso di crescita una spinta ad esplorare (anche solo a livello di fantasie e in una dimensione totalmente intrapsichica) l’omosessualità e che non potendone parlare con nessuno e percepire che questo fa parte di un passaggio di crescita naturale e fisiologico (che per alcune persone si risolve poi nella definitiva appartenenza all’eterosessualità) le cose si complichino perché i pensieri cominciano a caricarsi di ansia e di paura, semplicemente perché non c’è nessun adulto vicino che sappia rimanere tranquillo e affrontare il tema con quella giusta dose di pacatezza e serenità che poi aiuta il ragazzo stesso a ridiventare tranquillo e sereno.
Torniamo a quello che mi è successo a trento: terminata la lettura del libro ho chiesto al signore in questione di indicarmi con precisione quali fossero stati i passaggi a giustificazione e induzione dell’omosessualità. Risposta: In realtà io non l’avevo letto bene e del tutto. Sì forse questo libro non è pericoloso, ma l’ideologia del gender lo è”.

venerdì 27 marzo 2015

Euratlas: le mappe del mondo a portata di click - Geografia

Lo diciamo subito: si tratta di un sito in lingua inglese. E sono in lingua inglese anche i nomi delle località geografiche. L'invito, tuttavia, è a non farvi scoraggiare da ciò: il sito che proponiamo, infatti, offre diversi spunti per il suo uso, sia in ambito didattico, sia per il personale approfondimento.

Intanto, siti di questo genere possono essere usati nell'ambito del CLIL, nelle classi cioè in cui si studia una materia curricolare in lingua inglese.

A prescindere da ciò, Euratlas è una risorsa eccezionale: contiene al suo interno tutte le mappe e le carte del mondo, suddivise in aree tematiche o aree geografiche e tutte consultabili con pochi click.

Il sito contiene una suddivisione in "Europa" e "Mondo". Per ciascuna si può scegliere se concentrarsi sulle montagne, i laghi, i fiumi, i laghi ... e così via. Selezionato l'elemento fisico di interesse, il sito lo evidenzierà sulla cartina geografica, fornendo anche informazioni su di esso.

Interessantissima è, anche, la sezione dedicata alle mappe antiche, anch'essa suddivisa in altre sottosezioni: lì potrete sbizzarrirvi se amate la cartografia storica.

giovedì 26 marzo 2015

Scriviamo! Consigli su come scrivere e, soprattutto, come NON scrivere

In calce a questo post troverete un link che rimanda ad un blog molto interessante. E' utile per insegnanti di italiano, che affrontano la spinosa questione dell'insegnamento della scrittura (un po' troppo trascurato, a mio parere, perché ad esso si preferisce la lettura e la somministrazione di schede didattiche asettiche e inutili), come anche per gli studenti e per chiunque stia cercando degli spunti per la scrittura creativa o per migliorare le proprie competenze nell'esposizione scritta.

Si tratta del sito www.carlalattanzi.it, gestito, appunto, da Carla Lattanzi, esperta nel settore della comunicazione e della scrittura (creativa e non). Per chi fosse interessato ad approfondire le competenze di questa brillante quarantenne può visitare la pagina della sua presentazione.

Il sito contiene numerosi articoli che contengono consigli preziosi su come scrivere e come non scrivere nelle più svariate circostanza: una lettera, relazioni, adattarla ai diversi interlocutori etc.

E' molto interessante anche la sezione "come non scrivere", dove l'Autrice dà consigli su tutto ciò che occorre evitare per "non fare fiasco" con la propria comunicazione.

E' interessante anche la sezione "toolbox", in cui vi sono rimandi diretti alla grammatica, allo stile, al latino, all'inglese, al francese e a ... 7 regole d'oro per scrivere un buon documento in lingua italiana.

mercoledì 25 marzo 2015

Grammatica Latina on line: antiquitas


Segnaliamo un'utile grammatica latina direttamente on line. E' una risorsa di facile consultazione, utilizzabile da studenti e docenti.




Si tratta di una sezione del sito antiquitas.it, interamente dedicato alla lingua latina. Qui potete trovare brani classi, traduzioni, approfondimenti, segnalazioni e recensioni.

Questa è la presentazione degli autori:

Questo sito è stato pensato per fornire un valido aiuto a quanti si avventurano nel mondo della letteratura greca e latina, che spesso si rivela arduo per gli studenti, quando si trovano alle prese con le traduzioni.

Buona latino a tutti


Vai su Antiquitas 

Qui trovate la grammatica on line


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