mercoledì 14 settembre 2016

6 unità di apprendimento per competenze, per il I ciclo, da scaricare gratuitamente

Al link in basso proponiamo il download di sei unità di apprendimento per competenze, che hanno una duplice utilità:

1. Sono utilizzabili e adattabili al proprio curricolo;
2. Sono una linea guida per preparare unità di apprendimento simili.

Le unità sono scaricabili al link in fondo al post, e sono le seguenti:

1. Latte, pane, marmellata e inizi una buona giornata. Con la colazione sei pronto per l’azione!

2. Scegliere per crescere;

3. Addentiamo la salute;

4. In viaggio con CIBOX (Scuola Dell'infanzia)

5. A tutta frutta (Scuola Primaria)

6. “Fata Papilla . . . tocco, annuso, assaggio” (Scuola Primaria)



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martedì 13 settembre 2016

Ebook gratuito di prove d'ingresso di italiano per la scuola secondaria di II grado (scuola superiore)

Trovare prove d'ingresso per la scuola superiore sul web è spesso un'impresa... ma non per noi di Guamodì Scuola :)

In questo post segnaliamo un ottimo ebook scaricabile in fondo al post, contenente prove d'ingresso di italiano per la scuola superiore (secondaria di II grado).

Le prove in esso contenute sono delle seguenti tipologie:

CONOSCENZE / ABILITÀ
 Le principali regole ortografiche.  Uso della lettera h.  Uso dell’apostrofo.  Uso dell’accento.

CONOSCENZE / ABILITÀ
 Conoscere le regole di base della punteggiatura.  Individuare errori nell’uso della punteggiatura.

CONOSCENZE / ABILITÀ
 Distinguere le parti variabili del discorso.  Distinguere le parti invariabili del discorso.

CONOSCENZE / ABILITÀ
 Uso degli articoli determinativi e indeterminativi.  Uso dei pronomi personali.  Coniugazione dei verbi irregolari.  Uso dei modi e dei tempi del verbo.

CONOSCENZE / ABILITÀ
 Riconoscere il predicato e distinguere predicato verbale e nominale.  Riconoscere forma attiva e passiva.  Riconoscere soggetto, complemento oggetto, complemento di termine.

CONOSCENZE / ABILITÀ
 Riconoscere le proposizioni principali, coordinate, subordinate.  Distinguere le proposizioni subordinate esplicite e implicite.

CONOSCENZE / ABILITÀ
 Distinguere le parole a colpo d’occhio.  Fare previsioni sul testo.  Comprendere il significato di singole espressioni.

domenica 11 settembre 2016

Bonus cultura: 290 milioni di euro per giovani maggiorenni dal prossimo 15 settembre

576.953 maggiorenni potranno fruire del bonus cultura, stanziato dal Governo Renzi nell'ultima Legge di stabilità (290 milioni di euro in totale).
Si tratta dell'erogazione di un bonus da 500 euro previsto per ragazzi italiani e stranieri con regolare permesso di soggiorno nati nel 1998 (che dunque quest'anno hanno compiuto i compiranno i 18 anni d'età o che li compiranno entro il 31 dicembre).

Come possono essere spesi i 500 euro?
La somma può essere utilizzata per l'acquisto di libri, non solo quelli scolastici, per visitare musei ed aree archeologiche, per il teatro, il cinema, le rassegna culturali, le mostre. E' consentito anche lo shopping on line.

Come avviene l'erogazione?
Innanzitutto i ragazzi dovranno munirsi di una applicazione chiamata "18app", scaricandola dai siti ufficiali www.18app.it e www.diciottoapp.it. La App sarà attiva probabilmente dal prossimo 15 settembre.

Per usare l'applicazione il maggiorenne deve registrarsi in uno dei provider elencati di seguito:

- Poste italiane;
- Aruba;
- Tim;
- Sielte;
- Infocer

Attraverso questa registrazione si accederà al Pin Unico del Sistema Pubblico che censisce l'identità digitale dei cittadini: si tratta di un sistema rapido per rendere riconoscibile in modo rapido la propria identità di cittadino.

Sulla piattaforma digitale ci sarà dunque l'elenco di tutti gli esercizi (cinema, teatri, musei, librerie...) che aderiscono al sistema.

Come avviene il pagamento?
Il diciottenne potrà visualizzare tutte le iniziative disponibili dal giorno del suo compleanno fino al 31 dicembre 2017. Un contatore previsto sulla sua applicazione indicherà il saldo rimanente del bonus che ha ancora a disposizione.
Una volta scelto l'evento a cui partecipare il neo maggiorenne provvederà all'acquisto tramite app e potrà anche scaricare il QRcode dell'acquisto, da mostrare al negoziante nel caso si debba ritirare fisicamente un biglietto d'ingresso.

Il bonus sarà spendibile entro il 31 dicembre del 2017

Il bonus entrerà a regime entro il mese di settembre, a partire dal giorno 15 dello stesso mese. 
Rispetto al bonus per i docenti, della stessa somma di 500 euro, 

giovedì 8 settembre 2016

Porte aperte delle GAE per gli abilitati TFA (ma con riserva)

Per gli abilitati tramite TFA forse si tratta di una buona notizia: per la prima volta il TAR del Lazio ha inserito nelle Graduatorie ad esaurimento centinaia di ricorrenti, anche se con riserva.

Proprio questo è un elemento che potrebbe far ben sperare moltissimi docenti abilitati che, dopo un concorso di accesso ed un corso (al termine del quale i candidati sono stati nuovamente valutati), si ritrovano abilitati all'insegnamento, ma non nel circuito che li porti ad avere un rapporto stabile con la scuola e l'insegnamento.

L'abilitazione, ad oggi, consente agli aspiranti docenti di lavorare come supplenti oppure di accedere al concorso, superato il quale si diventa effettivamente docente di ruolo.

I termini della proposta dei tieffini (chiamati così gli abilitati tramite TFA) sono semplici: essi chiedono l'accesso alle GAE così come avveniva per concorsi simili, ad esempio la SISS, in passato. "Se avveniva in passato, perché non può valere anche oggi, a fronte di una prova concorsuale e di un percorso di studio simile?", è questo il succo della vicenda.

Fino ad ora tutti i ricorsi presentati sono falliti; per la prima volta, però, il TAR del Lazio concede l'inserimento nelle GAE di centinaia di docenti ricorrenti. 

Sirio Solidoro, l'avvocato che si occupa del ricorso, sostiene, sulle colonne di un noto quotidiano, che "Da oggi siamo più vicini al traguardo". Staremo a vedere

Articolo ispirato all'originale
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/06/scuola-il-tar-da-ragione-ai-tfa-centinaia-di-abilitati-in-graduatoria-con-riserva/3014461/

“Malauniversità. L’Accademia dei falsi miti spiegata ai non addetti ai lavori” di Veronica Fabbro

Di Lucilla Capoccetta
Insegnante


I ritratti sanno essere diabolicamente obiettivi, talvolta tanto da far male. Certuni fanno riflettere, altri fanno indignare. E, a conti fatti, quello tratteggiato da Veronica Fabbro sullo stato in cui versa l’Università italiana è quanto di più vicino possa esserci alla realtà: un mondo scomodo, a tinte fosche, a sprazzi chiaroscuro.

Malauniversità. L’Accademia dei falsi miti spiegata ai non addetti ai lavori, saggio d’esordio dell’autrice friulana, non fa sconti a niente e a nessuno. Il giudizio è netto – una sistemica condanna che non lascia spazio a repliche ideologizzate –, il ritmo incalzante, il tono serrato, così come le domande che induce a porsi e le risposte che non tardano ad arrivare, nel tentativo (mai celato) di stimolare quella coscienza critica che non siamo più avvezzi a esercitare.

Spiazzante per limpidezza di contenuti ed estrema capacità di sintesi, Malauniversità si distingue da tanti altri pamphlet per l’insolita dimensione dialogica che permea ogni sua parola, ogni singolo punto, ogni virgola sapientemente pennellata. Non sterile polemica né denuncia senza fondamento, ma invito alla riflessione, provvidenziale “chiamata all’ordine” rivolta a tutta la collettività, un’esortazione a prendere atto di una semplice, nondimeno imbarazzante verità: così com’è, l’Università italiana non funziona. E l’opinione pubblica, seppur lontana anni luce dall’oziosa agenda parlamentare, ha il diritto di sapere, di comprendere e perfino di rivoltarsi a uno status quo sempre più intollerabile.

Provocare per ispirare, incuriosire per emancipare, informare per reagire, conoscere per ricreare: il miglior viatico verso il cambiamento è la percezione del presente in cui ci si dibatte e del futuro che verosimilmente indugia sulle scelte fatte. E sia l’uno che l’altro sono tutt’altro che rosei per l’Università nostrana.

Ecco perché Malauniversità esemplifica, indaga, sviscera ed estrinseca la vera essenza di quella “cattedrale del sapere” che, racchiusa fra le quattro mura d’ateneo, sfavilla nell’immaginario, pur senza brillare di luce propria: da volano economico e culturale a istituzione dimentica dei propri doveri sociali, l’Accademica s’è avvizzita, stemperata, dissolta in buoni propositi senza seguito. I “perché” e i “come” affiorano paragrafo dopo paragrafo, mentre emerge potente un’unica, grande consapevolezza: il progresso risiede nella cultura, vettore di civiltà, senso ultimo d’ogni azione umana. E l’Università potrebbe tornare a esserne la fucina per antonomasia. Per il bene dell’Italia di oggi e di quella di domani.


Veronica Fabbro
Malauniversità. L’Accademia dei falsi miti spiegata ai non addetti ai lavori
Youcanprint Self-Publishing (2016)
160 pp.
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