Primo Maggio. Proponiamo una serie di testi a tema con la Festa Dei lavoratori
FURORE, di John
Steinbeck. Pietra
miliare della letteratura americana, "Furore" è un romanzo pubblicato
negli Stati Uniti nel 1939 e coraggiosamente proposto in Italia da Valentino
Bompiani l'anno seguente. Il libro fu perseguitato dalla censura fascista e
solo ora, dopo più di 70 anni, vede la luce la prima edizione integrale, nella
nuova traduzione di Sergio Claudio Perroni. Una versione basata sul testo
inglese della Centennial Edition dell'opera di Steinbeck, che restituisce
finalmente ai lettori la forza e la modernità della scrittura del Premio Nobel
per la Letteratura 1962.
ARTICOLO 1. RACCONTI
SUL LAVORO
Che fine hanno fatto le
promesse da uomo nuovo della flessibilità, le accelerazioni vertiginose della
globalizzazione e tutti gli scenari futuribili della cosiddetta «fine del
lavoro»? Questi mutamenti non sembrano aver fatto presa sulla fantasia
letteraria dei sei autori dei racconti che compongono questa antologia. Non
predominano vicende di precariato, non drammi collettivi segnati dal vuoto di
prospettive, non storie di crudo sfruttamento della parte debole, nemmeno si
sparge l'ottimismo edificante dell'inventiva individuale e delle sue avventure
a lieto fine. Al contrario, ciascuno di questi autori scrive storie che
rappresentano il lavoro nella sua forma più profonda ed eterna, nei suoi
aspetti che fanno radice in una generale condizione umana piuttosto che nei
rivolgimenti dell'economia e dell'organizzazione produttiva. Il volume
raccoglie racconti di Camilleri, Cornia, Pariani, Rea, Recami e Stassi
UOMINI E TOPI, di John
Steinbeck
Pensato
per un pubblico - i braccianti della California - che non sapeva né leggere né
scrivere, "Uomini e topi" (1937) è un breve romanzo, ricco di
dialoghi, che, nelle intenzioni di Steinbeck, avrebbe dovuto essere in seguito
adattato, come difatti avvenne, per il teatro e per il cinema. Protagonisti,
due lavoratori stagionali, George Milton, e l'inseparabile Lennie Little, un
gigante con il cuore e la mente di un bambino, che il destino e la malizia
degli uomini sospingono verso una fine straziante. Il ritratto di un'America
stretta dalla sua peggiore crisi economica nella drammatica rappresentazione di
un maestro.
PRIMO MAGGIO, di Edmondo De Amicis
Il protagonista, Alberto, un insegnante torinese, si unisce al socialismo
spinto dalla sua profonda onestà e dalla scoperta della bestiale condizione di
povertà in cui vivono milioni di proletari.Per questa ragione, per aver
manifestato le sue convinzioni, Alberto viene emarginato, abbandonato dalla
famiglia, licenziato e minacciato di morte. Decide allora di dedicarsi
completamente alla causa del popolo e, durante una manifestazione per il Primo
Maggio, festa dei lavoratori, i soldati inviati dal Governo per sedare le
proteste operaie lo feriscono a morte.
IL
LAVORO? ME LO INVENTO: IDEE, STRADE, INFO PRATICHE PER METTERSI IN PROPRIO CON
SUCCESSO, di Lucia Ingrosso e Silvia messa
C’è una nuova
imprenditoria che sta sfondando in Italia. Un esercito di persone che non cerca
un lavoro, se lo inventa. Una generazione con una marcia in più. Giovani ma
anche meno giovani, ex dipendenti che fanno il grande salto: si mettono in
proprio e si reinventano una vita. Perché fare impresa è bello. A tutti loro è
dedicato questo manuale, che insegna a dare concretezza ai sogni. E aiuta, in
modo puntuale, a trovare il settore giusto, mettere a fuoco l’idea, redigere il
business plan, trovare i soldi, scegliere la forma societaria, promuoversi,
fare business online.
IL COSTO DELLA
VITA: STORIA DI UNA TRAGEDIA OPERAIA, di Angelo Ferracuti
Porto
di Ravenna, cantieri navali Mecnavi, 13 marzo del 1987. Mentre alcuni operai
stanno ripulendo le stive della Elisabetta Montanari, nave adibita al trasporto
di gpl, e altri colleghi tagliano e saldano lamiere con la canna ossidrica, una
scintilla provoca un incendio. Le fiamme si propagano con una rapidità
inarrestabile. È la tragedia. Tredici uomini muoiono asfissiati a causa delle
esalazioni di acido cianidrico.I tredici uomini erano tutti picchettini, e si
chiamavano Filippo Argnani, che all'epoca aveva quarant'anni, Marcello
Cacciatori, che di anni ne aveva ventitre, Alessandro Centioni, ventuno, Gianni
Cortini, diciannove, Massimo Foschi, ventisei, Marco Gaudenzi, diciotto,
Domenico Lapolla, venticinque, Mohamed Mosad, trentasei, Vincenzo Padua,
sessant'anni, che stava per andare in pensione e si trovava lí per puro caso
chiamato all'ultimo momento per una sostituzione. Vincenzo era l'unico operaio
veramente in regola assunto dalla Mecnavi...
Lo storico francese Lucien Febvre, fondatore della Scuola
delle Annales, negli scritti raccolti in questo volume si misura sui temi del
lavoro e del sindacato. L'interesse di Febvre per il mondo del lavoro, prima
ancora che dalla sua professione di storico, deriva dalla militanza politica
giovanile, iniziata tra le file dei socialisti all'epoca dell'affaire
Dreyfus...
IL LAVORO RENDE LIBERI, di
Felice Piemontese
Nella Francia del 2022, sconvolta da attacchi
terroristici, attentati, rivolte nelle banlieues, Marine Le Pen vince le
elezioni e diventa presidente della Repubblica. Nel giro di pochi mesi il paese
scivola, quasi per inerzia, verso una forma inedita di fascismo...
La retorica sviluppista si è conclusa, il mito della società
industriale si è consumato. Ma cosa resta? La situazione attuale non è un
"dopo l'industrializzazione", ma un convivere con i suoi resti e le sue
eredità. La storia di Taranto ci parla di capitalismo e modernizzazione,
memoria sociale e identità collettiva, diritti umani e ambiente...
GENERE, SALUTE E LAVORO DAL FASCISMO ALLA
REPUBBLICA, di E. Betti e C. De Maria
Nella storiografia
dedicata al tema "lavoro e salute" è mancata fino a ora una esplicita
prospettiva di genere. Questo volume costituisce un primo tentativo di porre al
centro dell'attenzione il rapporto tra genere, salute e lavoro, a partire da
una pluralità di sguardi, contesti e scansioni cronologiche.