domenica 11 febbraio 2024

IL GIORNO DEL RICORDO - Le FOIBE spiegate ai ragazzi (Storia, Arte e Immagine - Keith Haring)

In occasione del Giorno del Ricordo riporto un bellissimo video tratto dal canale YouTube "Pasticciotti", corredato anche da attività didattiche. 

Il 10 febbraio si commemora IL GIORNO DEL RICORDO, per non dimenticare la tragedia di tutti gli italiani che nel secondo dopoguerra vennero torturati, infoibati e costretti a fuggire dalle loro terre per volere del regime comunista jugoslavo di Tito.

STORIA Dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre del 1943, nei territori italiani confinanti con la Jugoslavia ( Istria, Dalmazia e Venezia Giulia) si scatenò una vera e propria offensiva dei partigiani comunisti jugoslavi contro gli italiani, considerati nemici del popolo. Nel 1945, alla fine della II guerra mondiale, l’esercito jugoslavo occupò Trieste e l’Istria, che fino ad allora era stato territorio italiano. Questa persecuzione, che proseguì fino al 1947, assunse subito i profili di una pulizia etnica. Lo scopo era quello di annullare l'identità italiana e l'eccidio assunse presto proporzioni enormi. Le vittime venivano torturate e gettate vive nel foibe. Le foibe sono voragini rocciose presenti nell’altopiano che si estende tra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia. Questa atroce modalità di uccisione fu chiamata infoibamento. Per non essere torturati o infoibati, gli abitanti di quelle zone fuggirono, o tentarono di farlo, dando origine a un esodo che assunse presto dimensioni immense. Costretti ad abbandonare le loro terre per sottrarsi a questa ondata di discriminazione e di violenza, tuttavia, gli italiani dell'Istria furono accolti con sospetto anche in patria, dove vennero a lungo additati come fascisti. Per decenni questi crimini vennero tenuti nascosti e taciuti. Ora è nostro dovere ricordare questa tragedia e farla conoscere alle nuove generazioni, affinché simili atrocità non accadano mai più ARTE E IMMAGINE Noi vogliamo commemorare il Giorno del Ricordo con un’attività che si ispira agli omini di Kaith Haring. Come disse l’artista statunitense, infatti, questi omini sono simboli di lotte, di battaglie e di stragi di innocenti. Puoi disegnare tu stesso gli omini di Kaith Haring prendendo spunto dai Pasticciotti oppure puoi stampare e colorare il disegno che puoi scaricare da questo link: https://pasticciotti.it/scarica/53

venerdì 9 febbraio 2024

Giorno del Ricordo. "RICORDARE, PORTARE AL CUORE": un film per la scuola

In occasione del giorno del Ricordo, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha realizzato un contributo video dedicato: “Ricordare, portare al cuore” che evoca le drammatiche vicende del confine orientale nel secondo dopoguerra (link in basso).

Gli attori del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos – hanno lavorato nei luoghi-simbolo degli eventi del secondo dopoguerra, che tracciano un dolente itinerario nella storia e nella geografia del territorio: la Foiba di Basovizza, il Centro Raccolta Profughi di Padriciano, fino al Magazzino 18 nel Porto Vecchio di Trieste, dove ancora sono conservati mobili, oggetti ed effetti personali degli esuli che partivano per mete lontane, proponendosi di recuperare in un secondo momento le proprie cose… Contesti che aiuteranno a percepire le durezze vissute da chi dopo il conflitto lasciò le proprie terre, destinate - con gli accordi di pace del 1947 - a diventare jugoslave ed affrontò un destino di povertà, incertezze e sofferenza.

Atmosfere, documenti storici e iconografici, testimonianze, interviste compongono il contributo video, che mantiene però un’intensa dimensione poetica, nelle immagini e nei testi, come ben evidenzia uno dei passi più toccanti di “Ricordare, portare al cuore”, elaborato drammaturgicamente sulla base del testo “Per non dimenticare” scritto da Marco Ongaro e Paolo Valerio nel 2005: «Ci voleva un popolo che se ne andasse, che rinunciasse al contagio della vendetta. Altrimenti saremmo ancora tutti lì a squartarci. Siamo italiani della pace. Chi ha vinto la guerra non sappiamo. La pace l’abbiamo vinta noi. Per non dimenticare, sì. Per ricordare che abbiamo spezzato la catena dell’orrore, a nostre spese. Anche per voi».

La conoscenza, il ricordo del passato, il saperlo “portare al cuore” sono la chiave per comprenderne e perpetuarne l’insegnamento, soprattutto verso le generazioni future: per far sì che ciò che è stato non sia più soltanto lacerazione, dolore, ma possa significare anche un “andare oltre”, verso un futuro di costruzione, di rispetto, di pace.

Per altri materiali sul Giorno del Ricordo CLICCA QUI

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IL FILM PUOI VEDERLO A QUESTO LINK O IN BASSO

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