Il concorso docenti è ai nastri di partenza. I bandi sono già stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e gli aspiranti docenti sono in fermento.
In questo post riportiamo - in modo schematico e facilmente consultabile - tutte le informazioni essenziali che occorre sapere rispetto alle modalità e ai termini per la presentazione delle domande, alle tipologie di prove concorsuali e modalità di svolgimento, ai posti disponibili messi a bando.
I termini per le domande
- Le domande potranno essere presentate dalle ore 8 di lunedì 29 febbraio, alle ore 14 del 30 marzo 2016;
- Il MIUR ha attivato un numero di telefono per aiuti, consulenze, assistenze nella compilazione della domanda. Questo è il numero verde: 080 9267 603.
Il numero è attivo dal lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle 13, dalle 14 alle 18.
- Le iscrizione andranno effettuate sul portale delleISTANZE ON LINE (clicca sul link)
- Il giorno 12 aprile, tramite pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, verranno comunicate le date delle prove scritte, che si svolgeranno indicativamente entro la fine di aprile
Le prove e le modalità di svolgimento
- Il concorso prevede una prova scritta (non c'è nessuna prova preselettiva) da svolgere al PC per un massimo di 150 minuti;
- I questi consistono in 8 domande a riposta aperta, di cui 2 in lingua straniera (l'inglese è obbligatorio per la primaria, per le altre classi di concorso sono possibili le altre lingue europee a scelta). Per la lingua straniera è richiesto un livello B2;
- La prova orale avrà una durata di 45 minuti: 30 minuti per la lezione simulata e 10 minuti di colloquio con la commissione;
- Il concorso è riservato ai soli docenti abilitati;
- Nell'attribuzione del punteggio finale si terrà conto dei vari titoli di studio, delle certificazioni in lingua straniera, del servizio pregresso, dei dottorati di ricerca;
I posti disponibili
I posti a disposizione sono 63712, di cui 6101 per il sostegno
Questa la ripartizione nei vari ordini scolastici:
• Infanzia 7.237 (6.933 comuni e 304 di sostegno)
• Primaria 21.098 (17.299 comuni e 3.799 di sostegno)
• Secondaria di I grado 16.616 (15.641 comuni e 975 di sostegno)
• Secondaria di II grado 18.255 (17.232 comuni e 1.023 di sostegno)
Sappiamo già che il dipendente pubblico "in malattia" ha l'obbligo di rendersi reperibile al medico dell'INPS, presso l'indirizzo dichiarato al momento della decorrenza della malattia stessa.
Gli orari di reperibilità, li ricordiamo, sono i seguenti (per i dipendenti statali):
- Reperibilità per l'intera settimana dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Rispetto al personale del comparto scuola, in più, il Dirigente Scolastico può richiedere la visita fiscale dal primo giorno di malattia, solo nel caso in cui le assenze siano contigue alle giornate non lavorative. Ciò vuol dire che può arrivare la visita fiscale se il docente si assenta, ad esempio, di lunedì, essendo un giorno contiguo alla festività domenicale. Viene considerato "festivo" anche il giorno libero del docente.
Ebbene, con la sentenza della Corte di Cassazione del 19 febbraio del 2016, n. 3294 le cose cambiano.
Nel caso in cui il dipendente malato sia costretto ad allontanarsi dalla sede dichiarata per la visita fiscale deve avvertire il datore di lavoro e l'INPS.
Si può evitare tale comunicazione soltanto se sussistono ragioni indifferibili.
L'assenza ingiustificata del dipendente alla visita di controllo comporta in automatico la decadenza del diritto al trattamento economico per la malattia.
Inoltre, e questo è molto interessante, il lavoratore è considerato assente non solo quando non si trova effettivamente presso il domicilio in cui avviene la visita fiscale, ma anche quando impedisca lo svolgimento della visita fiscale stessa, ad esempio quando il suo nome non compare sul citofono, se lo stesso citofono sia rotto, persino se viene dichiarata una patologia che impedirebbe al lavoratore di udire correttamente (quindi una temporanea sordità)... e così via.
Nelle prossime settimane, forse già entro febbraio, dovrebbe uscire - finalmente, diranno molti - il bando per il concorso a cattedre.
Il MIUR ha dato indicazioni sul numero definitivo dei posti per ogni ordine e grado di scuola e per classe di concorso.
Per l’assunzione a tempo indeterminato, il numero dei posti messi a bandonella Scuola è di 63.712 unità, di cui 57.611 comuni e 6.101 di sostegno. Si prevedono almeno 200.000 candidati.
Suddivisione posti comuni:
Infanzia 7.237 (6.933 comuni e 304 di sostegno)
Primaria 21.098 (17.299 comuni e 3.799 di sostegno)
Secondaria di I grado 16.616 (15.641 comuni e 975 di sostegno)
Secondaria di II grado 18.255 (17.232 comuni e 1.023 di sostegno)
Inoltre ci saranno 506 posti per Italiano per stranieri (A023) suddivisi su tutti i gradi di istruzione.
Proponiamo una risorsa semplice ed efficace, fruibile on line.
E' utile per far esercitare gli alunni nell'uso dei verbi ed abituarli ad una loro corretta coniugazione.
La pagina, riportata al link in basso, è semplice ed intuitiva: nella schermata che appare ci sono delle frasi in cui manca il verbo. L'alunno, dal senso della frase, è invitato ad inserire il verbo al modo e al tempo corretto.
Al termine dell'esercizio, cliccando sul tasto SUBMIT, viene fuori la soluzione del test.
Risale a poche ore la notizia della scomparsa di Umberto Eco, uno dei più grandi intellettuali italiani degli ultimi anni, stimato in America e nel mondo per i suoi studi filosofici, di semiotica e del mondo della comunicazione, oltre che per i suoi romanzi.
Il più celebre, senza dubbio, è Il nome della Rosa (puoi scaricarlo in seguito)
Meritano, tuttavia, di essere ricordate anche le altre sue opere di narrativa:
Libro in PDF realizzato tramite ipertesto (sono riportati i capitoli in alto alla pagine, cliccando sui quali si viene ricondotti all'inizio degli stessi);
prima. dove si arriva ai piedi dell'abbazia e Guglielmo dà prova di grande acume
terza. dove Guglielmo ha una istruttiva conversazione con l'Abate
sesta. dove Adso ammira il portale della chiesa e Guglielmo ritrova Ubertino da Casale
verso nona. dove Guglielmo ha un dialogo dottissimo con Severino erborista
dopo nona. dove si visita lo scriptorium e si conoscono molti studiosi, copisti e rubricatori nonché un vegliardo cieco che attende l'Anticristo
vespri. dove si visita il resto dell'abbazia, Guglielmo trae alcune conclusioni sulla morte di Adelmo, si parla col fratello vetraio di vetri per leggere e di fantasmi per chi vuol leggere troppo
compieta. dove Guglielmo e Adso godono della lieta ospitalità dell'Abate e della corrucciata conversazione di Jorge
Secondo giorno
mattutino. dove poche ore di mistica felicità sono interrotte da un sanguinosissimo evento
prima. dove Bencio da Upsala confida alcune cose, altre ne confida Berengario da Arundel e Adso apprende cosa sia la vera penitenza
terza. dove si assiste a una rissa tra persone volgari, Aymaro da Alessandria fa alcune allusioni e Adso medita sulla santità e sullo sterco del demonio. Poi Guglielmo e Adso tornano nello scriptorium, Guglielmo vede qualcosa d'interessante, ha una terza conversazione sulla liceità del riso, ma in definitiva non può guardare dove vorrebbe
sesta. dove Bencio fa una strano racconto da cui si apprendono cose poco edificanti sulla vita dell'abbazia
nona. dove l'Abate si mostra fiero delle ricchezze della sua abbazia e timoroso degli eretici, e alla fine Adso dubita di aver fatto male ad andare per il mondo
dopo vespri. dove, malgrado il capitolo sia breve, il vegliardo Alinardo dice cose assai interessanti sul labirinto e sul modo di entrarvi
compieta. dove si entra nell'Edificio, si scopre un visitatore misterioso, si trova un messaggio segreto con segni da negromante, e scompare, appena trovato, un libro che poi sarà ricercato per molti altri capitoli, né ultima vicissitudine è il furto delle preziose lenti di Guglielmo
notte. dove si penetra finalmente nel labirinto, si hanno strane visioni e, come accade nei labirinti, ci si perde
Terzo giorno
da laudi a prima. dove si trova un panno sporco di sangue nella cella di Berengario scomparso, ed è tutto
terza. dove Adso nello scriptorium riflette sulla storia del suo ordine e sul destino dei libri
sesta. dove Adso riceve le confidenze di Salvatore, che non si possono riassumere in poche parole, ma che gli ispirano molte preoccupate meditazioni
nona. dove Guglielmo parla ad Adso del gran fiume ereticale, della funzione dei semplici nella chiesa, dei suoi dubbi sulla conoscibilità delle leggi generali, e quasi per inciso racconta come ha decifrato i segni negromantici lasciati da Venanzio
vespri. dove si parla ancora con l'Abate, Guglielmo ha alcune idee mirabolanti per decifrare l'enigma del labirinto, e ci riesce nel modo più ragionevole. Poi si mangia il casio in pastelletto
dopo compieta. dove Ubertino racconta ad Adso la storia di fra' Dolcino, altre storie Adso rievoca o legge in biblioteca per conto suo, e poi gli accade di avere un incontro con una fanciulla bella e terribile come un esercito schierato a battaglia
notte. dove Adso sconvolto si confessa con Guglielmo e medita sulla funzione della donna nel piano della creazione, poi però scopre il cadavere di un uomo
Quarto giorno
laudi. dove Guglielmo e Severino esaminano il cadavere di Berengario, scoprono che ha la lingua nera, cosa singolare per un annegato, poi discutono di veleni dolorosissimi e di un furto remoto
prima. dove Guglielmo induce prima Salvatore e poi il cellario a confessare il loro passato, Severino ritrova le lenti rubate, Nicola porta quelle nuove e Guglielmo con sei occhi va a decifrare il manoscritto di Venanzio
terza. dove Adso si dibatte nei pentimenti d'amore, poi arriva Guglielmo col testo di Venanzio, che continua a rimanere indecifrabile anche dopo esser stato decifrato
sesta. dove Adso va a cercar tartufi e trova i minoriti in arrivo, questi colloquiano a lungo con Guglielmo e Ubertino e si apprendono cose molto tristi su Giovanni XXII
nona. dove arrivano il cardinale del Poggetto, Bernardo Gui e gli altri uomini di Avignone, e poi ciascuno fa cose diverse
vespri. dove Alinardo sembra dare informazioni preziose e Guglielmo rivela il suo metodo per arrivare a una verità probabile attraverso una serie di sicuri errori
compieta. dove Salvatore parla di una magìa portentosa
dopo compieta. dove si visita di nuovo il labirinto, si arriva alla soglia del finis Africae ma non ci si può entrare perché non si sa cosa siano il primo e il settimo dei quattro, e infine Adso ha una ricaduta, peraltro assai dotta, nella sua malattia d'amore
notte. dove Salvatore si fa miseramente scoprire da Bernardo Gui, la ragazza amata da Adso viene presa come strega e tutti vanno a letto più infelici e preoccupati di prima
Quinto giorno
prima. dove ha luogo una fraterna discussione sulla povertà di Gesù
terza. dove Severino parla a Guglielmo di uno strano libro e Guglielmo parla ai legati di una strana concezione del governo temporale
sesta. dove si trova Severino assassinato e non si trova più il libro che lui aveva trovato
nona. dove si amministra la giustizia e si ha la imbarazzante impressione che tutti abbiano torto
vespri. dove Ubertino si dà alla fuga, Bencio incomincia a osservare le leggi e Guglielmo fa alcune riflessioni sui vari tipi di lussuria incontrati quel giorno
compieta. dove si ascolta un sermone sulla venuta dell'Anticristo e Adso scopre il potere dei nomi propri
Sesto giorno
mattutino. dove i principi sederunt, e Malachia stramazza al suolo
laudi. dove viene eletto un nuovo cellario ma non un nuovo bibliotecario
prima. dove Nicola racconta tante cose, mentre si visita la cripta del tesoro
terza. dove Adso, ascoltando il "Dies irae", ha un sogno o visione che dir si voglia
dopo terza. dove Guglielmo spiega ad Adso il suo sogno
sesta. dove si ricostruisce la storia dei bibliotecari e si ha qualche notizia in più sul libro misterioso
nona. dove l'Abate si rifiuta di ascoltare Guglielmo, parla del linguaggio delle gemme e manifesta il desiderio che non si indaghi più su quelle tristi vicende
tra vespro e compieta. dove in breve si racconta di lunghe ore di smarrimento
dopo compieta. dove, quasi per caso, Guglielmo scopre il segreto per entrare nel finis Africae
Settimo giorno
notte. dove, a riassumere le rivelazioni prodigiose di cui qui si parla, il titolo dovrebbe essere lungo quanto il capitolo, il che è contrario alle consuetudini
notte. dove avviene l'ecpirosi e a causa della troppa virtù prevalgono le forze dell'inferno
Riporto in questo post dei format utili per la progettazione didattica per competenze, realizzati (ed estrapolati) dal sito di Franca Da Re, esperta di didattica.
Quando si valutano le competenze, occorre osservare il comportamento competente, che quindi deve essere manifestato dall'alunno. L'osservazione può avvenire tramite griglie, diari di bordo, rubriche che possono essere utilizzate in ogni fase dell'esperienza di apprendimento.
Non immagino cosa possa provare un insegnate che, improvvisamente, vede morire davanti ai suoi occhi un alunno della sua classe, durante la lezione.
Una mattinata normale.
L'alunno, come fanno in moltissimi, si dondola sulla sedia. A volte per sgranchirsi, altre volte perché la postazione è scomoda, a volte, ancora, perché l'energia che ha in corpo un adolescente irrompe.
La tragedia si sarebbe potuta evitare? C'è una "culpa in vigilando" dell'adulto che era in classe in quel momento? Pare di no.
In questo post riportiamo, invece, forse per aiutarci a prevenire tragedie simili, la normativa sull'arredo scolastico, che ha l'obiettivo, tra gli altri, di garantire una maggiore sicurezza all'interno della classe.
Segnaliamo intanto due link, che affrontano l'argomento:
E' bene ricordare che le caratteristiche di banchi e sedie sono descritte dalle norme della serie UNI EN 1729 che stabiliscono:
- I bordi del sedile, dello schienale e dei braccioli delle sedie che vengono a contatto con l’utilizzatore devono essere arrotondati con un raggio minimo o uno smusso di 2mm. Le superfici devono essere lisce, le estremità rivestite per evitare di generare schegge taglienti;
- Ogni sedia o banco “a norma” deve superare una serie di prove di laboratorio tra le quali quelle di stabilità, diresistenza, di durata e d’urto.
- In relazione all'altezza dello studente (da 80 cm per i bambini fino ai due metri per i ragazzi), le norme assegnano agli arredi scolastici delle vere e proprie "taglie". In questo modo le norme intendono favorire l'adozione di una corretta postura contribuendo allo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi che ormai trascorrono gran parte della loro giornata a scuola.
Per una corretta postura, la norma prescrive che lo schienale debba avere un'inclinazione compresa tra i 95° e i 110°, questo indipendentemente dalla statura dello studente. Le norme fissano le dimensioni delle sedie e dei banchi scolastici anche in relazione alla crescente diffusione dell'utilizzo di PC nella didattica. Gli arredi scolastici a norma sono progettati in modo che gli studenti possano appoggiare le braccia mantenendo le spalle rilassate sia che si trovino dinanzi ad un monitor sia che siano alle prese con i più tradizionali quaderni a righe o quadretti. Inoltre le sedie e i banchi scolastici per essere a norma dovranno recare ben visibili:
-la "taglia" o il codice colore (ad ogni codice colore corrisponde una “taglia diversa”)
-il nome o logo del fabbricante, del distributore, dell'importatore o del venditore
-la data di fabbricazione che specifichi almeno l'anno e il mese di produzione
E' disponibile, sul sito della nota casa editrice Erickson, una sezione da cui scaricare liberamente, a seguito di una semplice registrazione, circa 80 libri in formato e-Book con a tema l'educazione, la formazione, la registrazione di buon pratiche in ambito educativo-pedagogico.
Si tratta di una nutrita raccolta, passata al vaglio dell'Editore, di testi scritti da addetti ai lavori nelle scuole, nei servizi sociali, nelle istituzioni socio-sanitarie e nelle organizzazioni del terzo settore.
Di cosa si tratta? Riportiamo la presentazione tratta dal sito:
EricksonLIVE è il nuovo progetto firmato Erickson che propone pubblicazioni di narrativa, biografie, presentazioni di buone prassi, descrizioni di sperimentazioni, metodologie e strumenti di lavoro. EricksonLIVE dà voce ai professionisti del mondo della scuola, dell’educazione e del settore socio/sanitario, ma anche a genitori, studenti, pazienti, utenti, volontari e cittadini attivi. Vengono selezionate, pubblicate e divulgate le esperienze, le sperimentazioni e le idee che questi protagonisti hanno sviluppato e realizzato: si dà loro l’opportunità di condividerle attraverso la stampa tradizionale,l’e-book e il web.
Con i loro interventi e le loro riflessioni tutte queste persone hanno prodotto e stanno producendocultura viva, sia di matrice professionale e metodologica, sia quella cultura umile ma profonda che scaturisce dalle storie di vita nella quotidianità. EricksonLIVE offre ora l’occasione di dare maggiore diffusione a idee, testimonianze ed esperienze preziose che rimarrebbero altrimenti poco visibili, trasmettendole alla vasta platea dei lettori affezionati alle tematiche Erickson.
EricksonLIVE è un luogo dove autori e lettori possono incontrarsi per confrontarsi, dare e ricevere suggerimenti, scambiare le proprie esperienze, commentare le opere, trovare approfondimenti, scaricare materiali (testi, immagini e video).
Segnalo un libro adatto a docenti di matematica e fisica, "partorito" dalla passione e dalla competenza del collega Tonino Filardi.
Si tratta del libro Percorsi di didattica della fisica, ovvero la triplice alleanza fra matematica, fisica e passione per l'insegnamento, Falzea Editore.
L’AUTORE.
Dopo una Maturità classica ed una
Laurea in Fisica conseguite col massimo
dei voti, Tonino Filardi comincia insegnando Elettronica all’Istituto Tecnico
Industriale “Fermo Corni” di Modena. Da oltre 10 anni è ordinario di Matematica
e Fisica al Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria. Ha
prestato la sua attività di formatore in Corsi di formazione ed aggiornamento
per Docenti e, fra il 1999 ed il 2001, è stato Docente in tre tornate dei Corsi
abilitanti per i Colleghi non di ruolo per conto del Provveditorato di Modena.
Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su LA FISICA NELLA SCUOLA, organo dell’A.
I. F. Negli ultimi anni ha prodotto sul web delle video lezioni che hanno
ricevuto numerosi apprezzamenti con oltre 15000 visualizzazioni.
L’OPERA.
Questo libricino vuol essere un
inno all’insegnamento fatto da un Docente innamorato delle sue Discipline, Matematica e Fisica. Egli infatti, proprio in
un periodo in cui un eccessivo uso del web rischia di stordire i ragazzi
andando verso un’estrema parcellizzazione del sapere, sente il bisogno di
riaffermare una delle più belle caratteristiche del sistema scolastico
italiano, e cioè che Matematica e Fisica siano due discipline – due “facce della stessa medaglia” - il cui
insegnamento, almeno a livello di Liceo, deve essere impartito dalla stessa
persona. Procede, poi, con una visione originale dell’insegnamento della Fisica,
proponendo tanti spunti di riflessione e contemplando la possibilità di
insegnare ai ragazzi alcune cose, anche complesse, ma con un linguaggio
semplice e accattivante, lontano dall’ampollosità stucchevole con cui gli
stessi argomenti, ahimè troppo spesso, vengono trattati. Non mancano visioni
altamente innovative e originali di alcuni aspetti della Didattica della
Fisica, concepiti per stuzzicare cognitivamente i nostri ragazzi, al fine di “ex ducere” l’originalità irripetibile di
ognuno di loro. L’opera vuol essere un’iniezione di ottimismo verso quei
docenti che, dati i tempi, sono un po’ sfiduciati circa l’utilità della loro
professione. Vuol anche aiutare ogni ragazzo a cogliere
quella profonda unione fra la propria anima e l’intero Universo che solo le
grandi passioni e la profonda comprensione delle più sofisticate teorie
scientifiche possono far cogliere. Ciò, come dice il sottotitolo, sempre nella
triplice alleanza fra Matematica, Fisica e Passione per l’insegnamento.
L'unica "pecca" di questa risorsa, ammesso che una pecca sia, è che è disponibile solo in lingua inglese.
A parte ciò, si tratta di un progetto davvero encomiabile, realizzato dalla Dyslexia Action, associazione britannica impegnata da 40 anni nel supporto di persone con difficoltà nei numeri e nell'uso del linguaggio.
Da un budget di 150 mila euro sono stati coinvolte le risorse del Festival Visual effects, animation and games della Bournemouth University e, soprattutto, il talento di alcuni studenti inglesi.
Da questo lavoro a più mani sono stati realizzati 6 mini cartoni animati, ognuno dei quali ha un messaggio positivo e di supporto ai bambini e ragazzi con D.S.A.
L'alunno con D.S.A. non è solo: questo è il messaggio che accomuna i 6 video.
In basso riporto il canale youtube dove puoi trovare i video.
Di Alessandro Battan, creatore e amministratore di uffolo.com
Creare un personaggio dei cartoni animati non è una cosa
semplice. Ci vuole tecnica, studio, ingegno, fantasia e creatività. Tutti
elementi che rendono speciale un disegno ben riuscito. Eppure per disegnare un
fumetto o un personaggio dei cartoni animati non è necessario essere sempre dei
veri professionisti, ma è possibile crearne uno seguendo delle istruzioni base
che chiariscono come fare per poterlo realizzare. La passione per il disegno
dev’essere alla base di questo tipo di lavoro, le tecniche invece si
affineranno strada facendo grazie alla pratica, lo studio e la determinazione.
Per prima cosa è importante scegliere il soggetto da
disegnare. In questo caso specifico è stato scelto Paperino, tipico personaggio
della Disney che tutti sicuramente ricorderanno per il suo carattere irascibile
e per la sua simpatia. In seguito bisogna avere in dotazione tutto l’occorrente
necessario per poter lavorare serenamente quindi è indispensabile avere: una
matita, un foglio di carta o cartoncino bianco, una gomma pane, pennarelli,
inchiostro nero, pennellini da rifinitura.
Poi si inizia a disegnare la sagoma del papero per delineare
almeno la bozza. Dobbiamo avere bene in mente le caratteristiche fisiche di
Paperino, solo così potremmo disegnarlo alla perfezione. Si parte dalla testa,
che ricopre circa 1/3 del corpo e che viene raffigurata come un cerchio, poi si
delinea il collo, il corpo per intero che assume la forma di una pera, i piedi
palmati, la coda, le braccia e il becco. Dopo aver abbozzato i lineamenti, si
può procedere a disegnare il cappellino e la blusa.
Se i tratti sono spessi si possono alleggerire con la gomma
pane. E’ importante ricordare che il personaggio deve avere una sua
tridimensionalità, dare volume infatti è essenziale. L’utilizzo di una matita
morbida, ad esempio, rende il disegno più facile da eseguire per il suo tratto
delicato. Successivamente, con un pennarello nero o con un pennellino, si
iniziano a marcare i contorni e si parte dal punto più sottile per giungere a
quelli più spessi.
Da ciò si evince che i lineamenti che sono in primo piano
avranno più profondità e saranno più evidenti quindi il colore nero risulterà
più netto e visibile, mentre quelli che sono in secondo piano avranno dei tratti
meno marcati e saranno più chiari. Nel caso in cui ci fossero degli errori,
essi si possono correggere con della tempera bianca o con un bianchetto.
Dopo aver compiuto questi passaggi fondamentali, è
necessario curare maggiormente i dettagli e se si vuole si può colorare il
disegno. Così facendo il vostro Paperino sarà completato con poche e semplici
mosse.Prestate attenzione nel fare asciugare bene il pennarello per far sì che
il colore appena utilizzato non rovini il disegno.
Seguite questo video diviso in 5 parti (dell’illustratore
professionista Alessandro Battan), spiega e mostra passo a passo come si
costruisce un personaggio a fumetti, iniziamo da paperino.
L’impatto dei fumetti per bambini
nella società moderna
Al giorno d’oggi, i fumetti non hanno più lo stesso impatto
che avevano un tempo. Bisogna anche dire che abbiamo assistito all’interno
della società moderna ad un’evoluzione nei costumi e nelle abitudini e quindi
il fumetto, che all’epoca era legato al giornalino che si acquistava in edicola,
ha perso gran parte della sua importanza anche se ha mantenuto intatto il suo
fascino. Il fumetto infatti mantiene ancora quella sua funzione educativa che è
molto importante per i bambini, che tramite la vignetta o il personaggio che
seguono, possono recepire nella maniera corretta un messaggio istruttivo.
Il fumetto utilizza un linguaggio universale che è
comprensibile da tutti, non ha età e riveste un ruolo fondamentale per
l’educazione dei bambini. Tramite il disegno si può apprendere un insegnamento
in maniera assolutamente allegra e divertente e l’approccio con le regole da
rispettare ad esempio non è più così traumatico. Oggi esso è stato sostituito
dai film d’animazione visti non solo al cinema, ma anche su PC e tablet, e
questo ha fatto perdere un po’ quella poesia che il giornalino a fumetti
riusciva a regalare.
Si è persa anche un po’ quella spontaneità ed ingenuità
legata al mondo dell’infanzia ed ogni informazione è fruibile velocemente senza
quella magica attesa che consisteva nell’aspettare l’uscita del numero in
edicola ogni settimana.
Creare un personaggio originale nel
mondo della fantasia e del libro illustrato per bambini
Creare un personaggio originale e farlo piacere al pubblico
attento e curioso dei bambini richiede un grandissimo lavoro d’ingegno. La
creatività e lo spirito d’osservazione sono le regole basilari da seguire, (a
parte la bravura nel disegno) per garantire un risultato sorprendente. Per
idearne uno infatti ci vuole fantasia e originalità perché il nuovo soggetto
deve catturare l’attenzione e deve rimanere impresso.
E’ importante a questo proposito osservare bene la realtà
che ci circonda e prendere spunto per qualche soggetto che sia veramente
originale. Si possono trarre dei particolari interessanti anche dalle vostre
letture, dall’osservazione di parenti e amici, da figure che colpiscono il
vostro sguardo. Tutto contribuisce a rendere il personaggio unico. Quando poi
si è scelto chi raffigurare, bisogna iniziare a delineare con precisione ogni
caratteristica, non solo fisica ma anche caratteriale, per far sì che
l’espressione che compare in volto faccia trasparire la personalità.
Dopo di che si crea sempre la bozza e si iniziano a
delineare i contorni della sagoma. Man mano, grazie all’aiuto di strumenti di
precisione come la matita o il pennarello, il soggetto scelto inizia a prendere
vita e ad apparire quasi reale. Scegliete bene le sue caratteristiche di modo
che il personaggio non appaia mai banale, ma anzi sia accattivante e
sorprendente. Solo così i bambini rimarranno entusiasti e piacevolmente
colpiti.
Il difficile lavoro del cartoonist:
come si svolge
Il lavoro del cartoonist non è affatto semplice. Il
requisito fondamentale per diventarlo è amare il mondo del disegno e nello
specifico quello del fumetto e dei cartoni animati. Questo mestiere si può
imparare con pazienza e buona volontà. Frequentare un corso può essere una
soluzione ideale per apprendere quelle tecniche di base che vi faranno
diventare un cartoonist professionista. Egli, secondo la definizione classica,
è un disegnatore specializzato nel disegnare cartoni animati e fumetti ed è
spesso definito un artista.
Il suo lavoro è alquanto meticoloso, con una cura dei
dettagli molto attenta e precisa per rendere il soggetto scelto simile al
reale. Il cartoonist per portare a termine il suo lavoro deve seguire diverse
fasi. Per prima cosa egli deve creare un personaggio quindi comincia col fare
uno schizzo con la matita su un foglio bianco, poi quando la bozza è terminata
procede a passare l’inchiostro nero con un pennello o delle penne adatte. Man
mano il disegno prende forma e si va perfezionando sempre di più.
I cartoni animati vengono realizzati solitamente presso un
azienda o società di produzioni, che attraverso il lavoro di squadra crea
cortometraggi o film destinati alla televisione e il cinema. Mentre la
produzione di una storia a fumetti viene creata principalmente attraverso la
collaborazione di uno sceneggiatore che si occupa della prima stesura del
soggetto e della sceneggiatura, dopodiché il disegnatore, disegna su ciascuna
pagina i fumetti a matita e li inchiostra con la china nera. Nella terza fase
entra in gioco il colorista cioè colui che completa tutti i disegni rifiniti
con il colore.
Ed infine una quarta persona si occupa di inserire i testi dei
dialoghi nei “baloon” (termine inglese) o nuvolette. Una volta che la storia a
fumetti è impaginata e pronta per la pubblicazione gia precedentemente
approvata dall’editore, si passa alla stampa. Naturalmente anche i fumetti
hanno uno svariato utilizzo che si adatta per ogni tipo di richiesta e
necessità, come ad esempio campagne pubblicitarie, educazione e molto altro.
Per chi ha una passione smisurata per il disegno e ama
vivere in un mondo dove la fantasia e la creatività la fanno da padrone questo
mestiere è bellissimo e davvero interessante. Bisogna ricordare che quello del
cartoonist è un lavoro di costanza senza dimenticare che anche il talento è
indispensabile, quindi se lo si sceglie dev’essere svolto con criterio e
assoluta serietà. Anche perché il fumetto veicola un messaggio ben preciso,
tramite il personaggio o la vignetta disegnata, quindi è importante sapere che
esso deve arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta.
Disegni da stampare e colorare per
bambini
Scarica e stampa il PDF gratuito, contiene 30 disegni in
bianco e nero scelti dal web di
personaggi disney dei fumetti e cartoni animati per bambini. “Copyright Walt Disney”