domenica 3 maggio 2015

7 consigli per andare "a capo" - Italiano senza errori

E' vero che spesso ad andare "a capo" ci pensa il computer, ma è bene non fidarsi troppo, perché spesso lo fa a sproposito.


Seguono 7 consigli da tenere presente quando si scrive.


 E' un vademecum che può evitarvi spiacevoli errori, soprattutto quando siete costretti a scrivere "a mano".




1. Non andare mai a capo con una vocale: quindi fia‑to, reu‑ma, rea‑Ie, mania‑co. Sono accettabili anche re‑ame e mani‑aco, ma è meglio applicare la regola a tutte le parole;

2. Dividere sempre due consonanti uguali: affret‑to, ter‑ra, tet‑to, (si divide anche il rarissimo gruppo cq: ac‑qua);

3.  Non dividere mai un gruppo di consonanti formato da b, c, f, g, p, t, v + I oppure r: ru‑blo, mi‑crobo, af‑fronto, si‑gla, capra, a‑trio, a‑vrei;

4. Non dividere mai un gruppo formato da s + consonante: quindi a-spro, de‑stra, ca‑sto e mai as-pro, des‑tra, cas-to;

5.  Dividere tutti i gruppi di consonanti non compresi nei punti 3 e 4: cal‑ma, pom-pa, por‑to, strin‑go, ecc.;

6.  Nei gruppi di tre o più consonanti la divisione va fatta fra la prima e la seconda: inter‑stizio, scon‑tro, pol‑trona;


7. Queste regolette vanno applicate anche alle parole composte con un prefisso come trans, iper, sub, super: Quindi tran‑salpino e non trans-alpino, iperat‑tivo e non iper‑attivo, superat‑tico e non super‑attico.

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