lunedì 17 giugno 2013

Tecniche di memoria - LEZ.5 - Memorizzare numeri infiniti: la conversione fonetica


Dopo le lezioni precedenti - necessarie e importantissime sia come introduzione all'argomento, sia per mostrare i principi alla base delle tecniche di memoria (Lez. 1 - Lez. 2 - Lez. 3 - Lez. 4) - ci concentriamo adesso su un altro principio cardine delle mnemotecniche, la CONVERSIONE FONETICA.

Questo metodo è stato divulgato dal filosofo e matematico Gottfried Wilhelm Leibniz e poggia su un principio molto semplice: trasformare qualsiasi tipo di numero, singolarmente o a gruppi di 2 - 3 (a volte a gruppi di 4), in IMMAGINI
Si vede chiaramente che le immagini ritornano sempre perché, lo ricordiamo di nuovo, sono il fondamento delle tecniche di memoria

Per applicare il sistema della conversione fonetica è necessario
all'inizio imparare a memoria  - in modo del tutto tradizionale va benissimo :) - lo schema che proponiamo in basso, che associa ad ogni numero da 0 a 9 una serie di lettere dell'alfabeto. 

Vediamolo subito:

1 - t, d
2 - n, gn
3 - m
4 - r
5 - l, gl
6 - c, g
7 - c, ch, g, gh, q, k
8 - f, v
9 - p, b
0 - s, z, sc

I motivi che giustificano queste associazioni sono molto semplici. 
Prendiamo ad esempio il numero 1: basta farlo ruotare su se stesso e assumerà la forma di una T in stampatelloe, per assonanza, richiama la D (direbbe un linguista che sono entrambe consonanti "dentali", prodotte cioè attraverso la pressione della lingua sui denti).

Numero 1 = t, d

Numero 2: proviamo a farlo ruotare a sinistra di 90°; abbiamo così una figura molto simile alla lettera "n" e, per assonanza, il gruppo "gn".

Numero 2 = n, gn

Numero 3: facciamolo ruotare a sinistra di 90°; abbiamo un simbolo molto simile alla "m"

Numero 3 = m

Numero 4: proviamo a metterlo ... allo specchio, a farlo ruotare di 180° sul suo asse verticale. Avremo così la lettera "R"

Numero 4 = R

Numero 5: immaginiamo le 5 dita della mano, dall'indice al mignolo le dita sono unite, invece il pollice è perpendicolare alle altre dita in modo da formare una "L" (per assonanza gl)

Numero 5 = L, gl

Numero 6: togliendo un pezzo della "pancia" del numero, è evidente la somiglianza con la "C" - di ciao, suono dolce, e non di cane, suono duro - e per somiglianza fonetica, cioè di suono, la "G" di Giotto, Gelato (non di gatto,gufo etc...).

Numero 6 = C, G

Numero 7: facciamola ruotare di 90° sulla destra e immaginiamo che sotto ci si uno specchio; l'immagine che viene fuori somiglia molto ad un "K", suono duro di "C" cane, casa, cappotto (non suono dolce di ciao, ciuccio etc...). Per assonanza fonetica abbiamo "G" di gatto, gufo (anche qui, suono duro e non dolce) e Q.

Numero 7 = K, C, G, Q

Numero 8: tutte le curve di questo numero somigliano a quelle di una "f" corsiva, scritta a penna. Per assonanza fonetica, quindi, abbiamo anche la "V".

Numero 8 = F, V

Numero 9: mettiamolo, così come è, ad uno specchio alla destra del numero; abbiamo una forma molto simile alla"P" e, per assonanza, la "B".

Numero 9 = P, B

Numero 0: spezziamo il numero a metà, facciamo poi scivolare la metà di sinistra verso l'alto; abbiamo così un segno simile alla "S" e, per assonanza, "Z""SC"

Numero 0 = S, Z, SC

E' evidente che in questa conversione fonetica mancano completamente le vocali.
Nella conversione vera e propria, infatti, useremo soltanto le consonanti; per le vocali ci sarà una maggiore ... "flessibilità".

Questo dunque lo schedario per la conversione fonetica (fig.1), con i relativi esempi (che capiremo meglio in seguito):

Ed ora un esercizio.

Dopo aver memorizzato la scheda della conversione fonetica, disponi accanto ad ogni numero (se non puoi stamparlo scrivilo separatamente su un foglio) la lettera - o le lettere -corrispondente:

9 - ... 7 - ... 6 - ... 1 - ... 3 - ... 4 - ... 5 - ... 0 - ... 2 - ... 8 - ... 3 - ...  5 - ... 7 - ... 9 - ... 6 - ... 2 - ... 8 - ...

3 - ... 1 - ... 6 - ... 9 - ... 2 - ... 5 - ... 7 - ... 8 - ... 4 - ... 0 - ... 8 - ... 3 - ... 9 - ... 2 - ... 0 - ... 4 - ... 1 - ...

Se lo ritieni utile puoi continuare tu fin quando è necessario per padroneggiare l'esercizio e per consolidare la memorizzazione. 

Nella lezione successiva useremo la conversione fonetica in modo più approfondito, per arrivare poi alloschedario mnemonico che ti permetterà di memorizzare moltissime cose con estrema facilità. Potrai iniziare anche a memorizzare contenuti di studio.

Come già detto più volte, parlo sempre per esperienza personale: tutto ciò che riferisco, sia in questa serie di lezioni sulle tecniche di memoria, sia negli altri post, viene dall'esperienza diretta e dall'applicazione concreta.
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