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venerdì 9 maggio 2014

Tecniche di Memoria Lez. 12: memorizzare le date storiche

A questo punto andiamo ad applicare tutto quello che abbiamo imparato nelle lezioni precedenti per velocizzare lo studio delle diverse discipline.
Iniziamo con lo studio della storia.

Studiare la storia è un compito complesso: si tratta di leggere e comprendere il testo in modo adeguato, collegare in una serie di cause ed effetti i diversi aventi, metterli in relazione alle correnti di pensiero, distinguere le varie correnti storiografiche che hanno portato ad una interpretazione piuttosto che ad un'altra... e così via.

Naturalmente, sebbene da questo punto di vista l'insegnamento della storia negli ultimi tempi sia cambiato, resta sempre di primaria importanza la memorizzazione delle date. Non viene certo chiesto uno studio che riconduca tutto alla passiva memorizzazione di numeri associati ad eventi (la storia è molto altro), tuttavia alcuni riferimenti temporali importanti, pietre miliari della linea del tempo, vanno necessariamente memorizzati. 

Ricordo ancora quando il mio professore di storia contemporanea all'università lanciò il libretto di un alunno, bocciandolo con offese ed umiliazioni annesse, che aveva collocato il fascismo nella seconda metà del Seicento!!!
Quindi, se da una parte un eccessivo nozionismo di date su date è nocivo, d'altra parte vi sono date che vanno necessariamente memorizzate.

Le tecniche che proponiamo qui hanno proprio questa finalità: aiutarci a memorizzare le date associate agli eventi in modo da trattenerle in memoria in modo sicuro, stabile e duraturo. Così facendo nessun quantitativo di date da memorizzare sarà sufficientemente ampio da scoraggiarci!.

La tecnica è molto semplice, ma per applicarla è necessario aver seguito con attenzione le lezioni precedenti. Le lezioni che abbiamo illustrato fin qui sono propedeutiche perché si possa andare avanti; sono come le fondamenta di un edificio senza le quali non è possibile costruire nessun piano ulteriore. Perciò, se non hai seguito le lezioni precedenti, oppure non le ricordi perché le hai lette distrattamente tanto tempo fa, ti consigliamo di tornare sui tuoi passi, recuperare i prerequisiti, e poi tornare a questa lezione (alla fine di ogni post sull'argomento trovi sempre un link che ti rimanda alla pagina principale del corso, che contiene i link a tutte le lezioni).

Ma di cosa tratta esattamente questa tecnica di memoria? Alla base, come è facile immaginare, c'è la conversione fonetica dei numeri e le associazioni di immagini tramite PAV o EMAICE. Nulla di più semplice. Come tutte le cose, non mi stancherò di ripeterlo, all'inizio bisogna "farci la mano", cioè entrare consapevolmente in un nuovo meccanismo di pensiero, in una nuova abitudine cerebrale; successivamente ciò che ra farraginoso diventerà fluido e immediato.

Immaginiamo dunque di dover memorizzare questa data:

476 = caduta dell'Impero Romano d'Occidente

Anzitutto bisogna convertire in immagini il numero corrispondente alla data. In questo caso abbiamo la data 476 (data fondamentale che segna, secondo molti storici, il passaggio dalla storia romana al Medioevo).

476 = R + C (dura) + C (dolce) 

oppure

476= R + G (dura) + G (dolce)

Naturalmente si possono fare altre due combinazioni, cioè C (dura) con G (dolce) e G (dura) con C (dolce).

A questo punto scegliamo un'immagine (o più immagini) che scaturisca dalle consonanti corrispondenti ai numeri della data. Per più immagini intendo la somma di due numeri appartenenti alla stessa data, ad esempio in questo caso 47 + 6, oppure 4 + 76. 
Capita, infatti, di non riuscire a trovare nell'immediato una parola singola che abbia tutte le consonanti del numero. In questo caso quindi, senza perdere tempo, si spezza il numero in due immagini e si collegano tramite la tecnica PAV o EMAICE.

In questo caso, ad esempio, a me veniva in mente la parola RICUCCI e avrei visualizzato la data con il volto del noto imprenditore italiano. Nel caso, invece, non avessi avuto una parola singola per l'intera data, avrei mescolato le due immagini: proviamo con 4 + 76 = il RE (4) dello schedario mentale che va a dormire dentro una CUCCIA (76).

Bene, questa è l'immagine della data. Dobbiamo ora collegarla con le immagini scaturite dall'evento che dobbiamo memorizzare.


Impero - Romano - Occidente = pero + centurione + dente



Si tratta ora di collegare tutte le immagini in una sequenza assurda, paradossale e in movimento:

Il RE - 4 - (quello dello schedario mentale) si lancia in corsa e va a finire dentro una CUCCIA - 76 - (dello schedario mentale). Dalla parte opposta all'ingresso della cuccia inizia a nascere un enorme PERO (sta per IMPERO), diventa enorme; una delle pere del pero si ingrossa sempre più, fino a quando non esplode e dall'esplosione non viene fuori un CENTURIONE (sta per ROMANO), come quello in figura che, cadendo, perde un DENTE (sta per OCCIDENTE) che è grosso... almeno quanto la sua testa.

Con queste associazioni PAV - EMAICE "saldiamo" la data con l'evento da ricordare e difficilmente lo dimenticheremo!

Altri esempi:

1969: sbarco sulla luna

Per la data 1969 non consideriamo il numero 1 né il numero 9: è facile capire, infatti, che non può che essere il primo millennio la data della "conquista della luna"! Sarebbe difficile immaginare che sia accaduta nell'Alto Medioevo! :) E' facile anche tenere a mente, per gli stessi criteri di ragionevolezza, che sia una data del Millenovecento! A questo punto non resta che convertire il numero 69.

69 = Jeep

Presto detto: immaginiamo che la navicella che portò gli astronauti sulla luna in realtà fosse una Jeep, e immaginiamo anche che la Jeep era proprio lì quando quell'uomo, con la bandiera americana, fece i primi passi sulla luna! 

Sarà difficile dimenticare, a questo punto, l'associazione Jeep / conquista della luna!



Nel caso si debbano memorizzare la data di nascita o di morte di un personaggio famoso, il procedimento è lo stesso, solo che la storiella PAV - EMAICE sarà un po' più lunga.
Ad esempio:

Napoleone, 1769 - 1821

Immaginate un leone con la maglia del Napoli (Napoleone) che entra in una CUCCIA BUIA (769 = C dura, C dolce, B, omettendo l'1 del millesimo); dalla parte opposta rispetto all'entrata, esce a poco a poco una bara con un DEFUNTO (1821 = D, F, N, T, qui abbiamo usato tutti i numeri).



E con la conversione fonetica singola?

Lo stesso procedimento si può fare associando l'evento storico ai numeri, trasformati in immagini tramite la conversione fonetica singola vista nella Lez. 11. Il procedimento è lo stesso, tuttavia, anziché convertire foneticamente gruppi di 2, 3 o 4 cifre, i numeri si prendono singolarmente.
Vediamo un esempio:


1492 = scoperta dell'America

1 = Faro / 4 = Barca a vela / 9 =  Mongolfiera / 2 = Gancio

Scoperta = coperta di lana

America = l'immagine dell'America vista dalla carta geografica

Immaginiamo una parete di una stanza che conosciamo e creiamo le nostre associazioni (chi ha esperienza lo fa in una manciata di secondi):
C'è un grosso faro, dalla cui lampadina, nella parte superiore, dopo una violenta esplosione, esce una barca a vela. Viene schizzata in aria e, mentre precipita, finisce su una mongolfiera. Il pallone della mongolfiera si buca e inizia a precipitare. Quando sta per sfracellarsi a terra viene agganciata da un enorme gancio, che la tira su. Tuttavia un'enorme coperta di lana, grandissima e pesante, avvolge il gancio e finisce comunque a terra.La coperta, a questo punto, che è enorme e copre un bel pezzo di terra, si trasforma lentamente in una forma diversa, cambia anche il colore... fino a quando non assume la forma dell'America, del continente così come si vede nelle cartine geografiche.


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lunedì 28 aprile 2014

L'arte di prendere appunti: il metodo Cornell

Prendere appunti è un'importantissima abilità attraverso cui selezioniamo, registriamo e cataloghiamo informazioni che riteniamo rilevanti per il nostro studio e per il nostro lavoro.

 Possiamo prendere appunti in varie circostanze: mentre assistiamo a lezioni (spiegazioni in classe, seminari, conferenze, laboratori, workshop), mentre leggiamo dei libri, mentre studiamo, mentre organizziamo il nostro ripasso.


A questo proposito, una tecnica che merita particolare attenzione per la sua efficacia e per l'ampia possibilità di utilizzo è il METODO CORNELL, conosciuto anche come METODO 6R. Si tratta di un metodo elaborato nel 1989 da Walter Pauk, docente nell'università di Cornell, e successivamente utilizzato in tutto il mondo. 

Apprendere il metodo Cornell è piuttosto facile e consente agli studenti di utilizzarne i benefici fin da subito, applicandolo anche insieme ad altre tecniche (come ad esempio la creazione di mappe). 

Per la trattazione dell'argomento, anziché descrivere il tutto nel post (sarebbe troppo lungo e dispersivo), alleghiamo qui sotto una dispensa liberamente scaricabile e consultabile.

Leggendolo si possono trovare ottime indicazione su come usare il metodo a scuola, a casa o in aula fin da subito. In più, nel file vengono segnalati siti utili da cui scaricare liberamente i FOGLI CORNELL (per questo tipo di tecnica, infatti, è necessario utilizzare un foglio di appunti tripartito che si può sia scaricare bello e prontosia creare artigianalmente con un po' di pazienza).

Saper prendere appunti è un'abilità importantissima per chiunque studi o abbia la necessità di raccogliere e catalogare informazioni. Questo metodo ci dà una mano.


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domenica 9 marzo 2014

Tecniche di Memoria Lez. 11: memorizzare i numeri tramite conversione fonetica singola

La conversione fonetica inventata da Leibniz, ed esaminata fino a questo punto, non è l'unica modalità per trasformare i numeri in immagini. Esiste infatti un tipo di conversione fonetica più semplice ed immediata che, però, potrebbe risultare più macchinosa e meno funzionale nel caso i cui si debbano memorizzare molti dati, in un contesto di studio complesso. In generale, però, è una buona tecnica e in molti casi è senz'altro utile e di facile utilizzo (chi scrive l'ha usata per tenere a memoria i codici bancari e diverse password di accesso).

Nel caso della conversione fonetica elaborata da Leibniz - lo ripetiamo - i numeri venivano trasformati in consonanti e dall'unione delle consonanti abbiamo creato parole da immaginare e inserire nelle nostre "storielle" intrecciate ed assurde.
In questo caso, invece, è sufficiente visualizzare una sola immagine per ogni numero compreso tra 0 e 9, in base alla somiglianza, nella forma, con degli oggetti. 
Il processo che porta alla memorizzazione è presto detto: si tratterà di concatenare queste immagini in una serie di azioni che rispettino le caratteristiche PAV o EMAICE (come preferite). 

Vediamo quindi quali immagini possono evocare le forme dei numeri:

0 = una ciambella squisita
1 = lampione
2 = gancio
3 = tridente
4 = una barca a vela
5 = cavallo rampante
6 = ciliegia
7 = una gru
8 = circuito
9 = mongolfiera

Vediamo il tutto in immagini:


Bene, a questo punto il metodo che proponiamo qui è molto semplice: si tratta di memorizzare le 10 immagini corrispondenti al numero e si può fare senza problemi in modo tradizionale (la forma del numero, infatti, richiama con facilità l'oggetto corrispondente).
Questo è sufficiente per passare all'applicazione pratica perché, per il resto, le tecniche sono le stesse che abbiamo già visto: l'associazione per immagini in modo assurdo, esagerato, paradossale e in movimento.

Proviamo a memorizzare questo numero:

16354980237 (l'ho scritto di getto e "a casaccio")

Dobbiamo ora creare una scena in cui tutti gli oggetti richiamati dalla forma dei numeri (vedi scheda sopra) interagiscano tra loro secondo la regola del PAV.
Immaginiamo ora una stanza che conoscete bene e soffermate l'attenzione sulla parete che, entrando dalla porta, si trova sulla vostra sinistra. La scena che andiamo ad immaginare si svolge se quella parete che, però, nella vostra immaginazione deve essere spoglia da quadri, poster o qualsiasi altra cosa possa rappresentare un'immagine di disturbo: non devono esserci altre immagini oltre a quelle che voi immaginerete.

A questo punto procediamo con la nostra storiella:

Vedete subito un enorme lampione (1), altissimo. Improvvisamente esplode la parte superiore, dove c'è la lampadina e dalla sommità schizza una grande ciliegia (6) che, nella caduta, viene infilzata da un tridente (3) - proprio quello della figura. Il tridente per il contraccolpo schizza indietro e infilza, nella parte del manico, il nostro cavallino rampante (5) che inizia ad agitarsi, a nitrire fortissimo con la bocca spalancata. La bocca diventa sempre più grande fino a quando da lì non esce una barca a vela (4) che precipita dalle nuvole fin quando non urta una gigantesca mongolfiera (9), grande come non l'avete mai vista. La mongolfiera precipita sul circuito (8), ma nel cerchietto superiore dell'otto immaginario si apre una voragine che la "inghiotte". Improvvisamente la terra trema e dal sottosuolo emerge un'enorme ciambella (0) che spazza via tutto e resta lì, da sola. Arriva ad un certo punto un gancio (2) dal lato che la infilza e la sposta. Come una saetta, però, arriva dalla sinistra un tridente (3) ancora più grande del precedente che piomba sul gancio. Nell'urto al tridente si rompe un dente e schizza in alto, in alto, in alto... fin quando non "atterra" su una gru (7), che, una volta urtata, si piega e crolla su se stessa.

A questo punto ripassate la storiella a mente e...

16354980237

Alcuni, soprattutto all'inizio, obiettano che immaginare queste "storielle" porti a perdere tempo, a rallentare il percorso di apprendimento e così via...
Obiezione legittima ma infondata: quando si prende dimestichezza con queste tecniche l'invenzione di storielle PAV sarà automatica e rapidissima, tanto che la memorizzazione avverrà in modo quasi del tutto spontaneo. Ricordo l'esempio già fatto: quando si impara a guidare, all'inizio, ogni movimento sul cambio, sui pedali, sullo sterzo, viene pensato più volte... in seguito tutto sarà automatico. Lo stesso vale per queste tecniche che stiamo vedendo.



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sabato 4 gennaio 2014

Tecniche di memoria Lez. 9: schedari mentali 51-75 / 76-100

In questo post inseriamo due schedari mentali da scaricare: il primo da 51 a 75 e il secondo da 76 a 100. In questo modo abbiamo imparato 100 schede, dove ad ogni immagine corrisponde un numero e ad ogni "immagine del numero" occorre associare il concetto da memorizzare. In questo modo è come se la nostra mente fosse un enorme armadio da 100 cassetti in cui inserire date, formule, concetti, parole etc.

Per memorizzarle concentrati più che puoi. Ogni immagine dei video resterà impressa per 11 secondi. Se avessi bisogno di più tempo per fissare in memoria le schede stoppa l'immagine e falla ripartire quando sai di averla memorizzata.

Inoltre, per fare un buon lavoro, al momento della memorizzazione delle schede devi ripeterti a mente le consonanti a cui corrispondono i numeri. Se non le ricordi devi assolutamente, per la buona riuscita della lezione, ripetere lo schema sulla conversione fonetica di Leinbiz. 

Segnalatemi se i link dovessero avere qualche problema



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mercoledì 4 dicembre 2013

Insegnare per competenze (Loescher Editore) - E-book Gratuito, di Federico Batini

E' possibile scaricare gratuitamente l'e-book gratuito di Federico Batini, dal titolo:


Ecco la presentazione dal sito LOESCHER:

È uscito il secondo Quaderno della Ricerca, a cura di Federico Batini, dal titolo Insegnare per competenze. Una trattazione sistematica ed esaustiva, che ripercorre le tappe storico-istituzionali della recente riforma del sistema educativo incentrata sulle competenze; ma anche un vademecum per i professionisti dell’istruzione, che, attraverso una serie di esempi pratici, spunti di riflessione, riferimenti puntuali ai principali decreti e alle normative europee, si propone come valido strumento operativo, come aiuto concreto per l’adozione, nella prassi quotidiana dell’insegnamento, di una didattica declinata per competenze. Il volume risponde in modo chiaro alle domande più comuni sul tema: che cosa significa insegnare per competenze o insegnare le competenze? perché farlo? come si fa?


In più, per completezza di citazione e per ringraziare l'Autore di un tale lavoro, utile e prezioso, segnalo la sua presentazione tratta dal suo blog.


sabato 22 giugno 2013

Tecniche Di Memoria

TECNICHE DI MEMORIA E METODO DI STUDIO
Questa guida è il risultato di un corso sulle tecniche di memoria seguito ai tempi dell’università, a cui si aggiungono studi condotti sull'apprendimento e la memorizzazione rapida, oltre ad un'esperienza decennale di insegnamento nel mondo della scuola.
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Vuole essere uno strumento di facile ed immediato utilizzo per studenti e, in generale, per coloro che intendono migliorare i tempi di memorizzazione e ottimizzare le abilità di studio. Chi scrive ha applicato alcune delle tecniche qui proposte con i propri alunni, ottenendo risultati decisamente soddisfacenti; per questo auspica che possa essere utile a più persone possibili.
Per le esigenze di rapidità ed immediatezza che questo scritto si propone, non ci si soffermerà (se non in minima parte) su questioni teoriche legate al funzionamento del cervello; piuttosto, si andrà direttamente al punto con l’applicazione pratica delle singole tecniche.
Ricorda che è vietato appropriarsi dei contenuti perché coperti da copyrights.

Buona memoria!!!

DI SEGUITO RIPORTIAMO UNA LEZIONE CON UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE DELLE TECNICHE DI MEMORIA


Mettiamoci all'opera per sperimentare un primo assaggio di tecniche di memoria. Ovviamente si tratta solo di un esempio che non esaurisce nemmeno una minima parte dell'argomento; ci permette però di iniziare a farci un'idea.
Seguono 18 parole: leggile con attenzione una sola volta, non di più (puoi anche barare, ma non servirebbe a nulla perché imbroglieresti te stesso :) )

venerdì 21 giugno 2013

Appendice 1. Come memorizzare l'intero calendario in meno di un quarto d'ora.


Si può memorizzare un intero calendario ricordando perfettamente in che giorno cade questa o quella data

Certamente sì! E vi sarà molto utile non dover cercare in continuazione nel portafogli, oppure ispezionare le pareti della stanza in cui vi trovate, alla ricerca disperata del calendario... lo avrete già tutto in testa, ed è il luogo più sicuro. In più, dopo averlo memorizzato potrete lasciare a bocca aperta i vostri amici, parenti, insegnanti! 

"Ma come diavolo fai?", ti chiederanno increduli...a quel punto, se vorrete svelare il vostro segreto ... segnalate il sito "Studia Con Successo!".
Badate bene... stupirete tutti! 

In questo caso memorizzeremo il calendario dell'anno 2012. La stessa tecnica che andremo ad utilizzare

giovedì 20 giugno 2013

"Se ti si rompe lo scarico del lavandino chi chiami? L’idraulico o il commercialista?"

Di Patrizia Benevenga

Ho trovato tempo fa un bellissimo manuale di Patrizia Salvini e Italo Pentimalli sull'autostima e volentieri lo condivido con voi...
Esordiscono in questo modo:

"... Perché leggere questo manuale e seguirne le mappe e i suggerimenti?

Se ti si rompe lo scarico del lavandino chi chiami? L’idraulico o il commercialista?

Se ti fa male un dente da chi vai? Dal dentista o dal geometra?

Se vuoi comprare un divano nuovo dove vai? Dal mobiliere o dal macellaio?

Ti sembrano ovvie le risposte?

Certo, ognuno di noi sa che ci sono settori specifici di specializzazione

Tecniche di memoria - Lez. 8 - Schedario mentale da 26 a 50 e modalità di applicazione


In questa lezione vedremo il secondo gruppo di schede dello schedario mentale, dalla scheda 26 alla 50. E' utile memorizzarle a gruppi come è stato suggerito per le precedenti 25: primo gruppo di 10 più un breve ripasso; secondo gruppo di 10 più un breve ripasso (anche del gruppo delle 10 precedenti); ultime 5 più ripasso generale delle 25 schede.

Al termine di questo schedario vedremo una prima applicazione pratica, provando a memorizzare 30 parole, sia concrete che astratte, nell'ordine in cui le trovi. La vostra capacità sarà sorprendente.
Potrete quindi anche divertirvi, dopo esservi esercitati un po', a stupire i vostri amici!

Osserva con attenzione il video in basso

mercoledì 19 giugno 2013

Tecniche di memoria - lez. 7 - Lo schedario mentale 0 - 25: il tuo cervello diventa una banca dati


Con quello che imparerai in questa lezione e nelle successive sarai in grado di fare cose straordinarie, che ti permetteranno, con un minimo di impegno e applicazione, di imparare decine o centinaia di parole nell'esatto ordine in cui ti vengono dettate. Dalla prima all'ultima o viceversa; partendo dalla parola sarai in grado di ricordare la sua esatta posizione nell'elenco, oppure dall'elenco individuerai la parola senza possibilità di errore.

Per fare tutto ciò è necessario memorizzare lo schedario mentale, vale a dire un elenco di numeri con le corrispondenti immagini. 
Lo schedario che ti proponiamo arriverà fino a 100 schede, suddiviso in 4 gruppi da 25  schede ciascuno, che dovrai memorizzare con molta attenzione. 
Una volta capito il meccanismo, potrai tu stesso inventare altre schede fino al numero che vorrai (200, 300, 1000), anche se ai fini pratici 100 schede bastano ed avanzano.

Per capire l'utilità dello schedario mentale dobbiamo immaginarlo come se fosse un enorme armadio con 100 scomparti - tanti quante sono le schede; potrebbe anche averne

martedì 18 giugno 2013

Tecniche di Memoria - Lez. 6 - Come avviene la conversione fonetica


Nella lezione precedente (lez. 5 - Tecniche di memoria) abbiamo visto in base a quali criteri avviene la conversione fonetica: ora sappiamo che in corrispondenza dei numeri ci sono CONSONANTI (non vocali!) ben precise

Vediamo ora nello specifico secondo quali regole avviene la conversione fonetica.
Innanzitutto è fondamentale prestare attenzione al suono delle parole, perciò, soprattutto all'inizio, è importante pronunciare ad alta voce le consonanti.

Immaginiamo di avere il numero 11 da "convertire" con i criteri della conversione fonetica.
Sappiamo bene che le consonanti che corrispondono al numero 1 sono e d.

Quindi:

1 = t, d
1 = t, d 

Dobbiamo ora pensare una parola

lunedì 17 giugno 2013

Tecniche di memoria - LEZ.5 - Memorizzare numeri infiniti: la conversione fonetica


Dopo le lezioni precedenti - necessarie e importantissime sia come introduzione all'argomento, sia per mostrare i principi alla base delle tecniche di memoria (Lez. 1 - Lez. 2 - Lez. 3 - Lez. 4) - ci concentriamo adesso su un altro principio cardine delle mnemotecniche, la CONVERSIONE FONETICA.

Questo metodo è stato divulgato dal filosofo e matematico Gottfried Wilhelm Leibniz e poggia su un principio molto semplice: trasformare qualsiasi tipo di numero, singolarmente o a gruppi di 2 - 3 (a volte a gruppi di 4), in IMMAGINI
Si vede chiaramente che le immagini ritornano sempre perché, lo ricordiamo di nuovo, sono il fondamento delle tecniche di memoria

Per applicare il sistema della conversione fonetica è necessario

giovedì 13 giugno 2013

Tecniche di memoria - Lez.4: la base delle tecniche, PAV-EMAICE

Gli mnemonisti mettono alla base delle tecniche di memoria un criterio generale che presiede ad ogni successiva strategia di memorizzazione. Ciascuno chiama questo citerio in modo diverso, chi PAV, chi EMAICE

In molti casi ognuno crea un nome diverso semplicemente per dare un'impressione di originalità al proprio metodo e spillare più soldi nei corsi; a questo proposito non consiglio di seguire i corsi di mnemotecniche: sono davvero molto costosi e le stesse cose posso essere tranquillamente apprese studiando un semplice manuale ... o - ed è ancora più gratuito - seguendo questo blog.

Ma torniamo a noi. Alla base della memorizzazione, abbiamo visto nella lezione precedente, vi sono le immagini mentali, poiché per circa l'80% il nostro cervello memorizza attraverso le immagini.

Il puno ora è: come devono essere le immagini

mercoledì 12 giugno 2013

Tecniche di memoria - Lez.3: principio della visualizzazione (con esercizio)


Mettiamoci all'opera per sperimentare un primo assaggio di tecniche di memoria. Ovviamente si tratta solo di un esempio che non esaurisce nemmeno una minima parte dell'argomento; ci permette però di iniziare a farci un'idea.

Seguono 18 parole: leggile con attenzione una sola volta, non di più (puoi anche barare, ma non servirebbe a nulla perché imbroglieresti te stesso :) )

1. TAVOLO
2. MELA
3. RE
4. TAPPO
5. MAMMA
6. NAVE
7. SCARPA
8. DOCCIA
9. CERINO
10. LETTO
11. MUCCA
12. LAMA
13. AUTOMOBILE
14. PENNA
15. QUADRO
16. COMPUTER
17. LUMACA
18. BICICLETTA
19. LIBRO

Queste 19 parole - scelte a caso e di getto - sono sufficienti per iniziare.

A questo punto non tornare a sbirciare

martedì 11 giugno 2013

Tecniche di memoria - Lez.2: come funziona la nostra testa


Iniziamo ora ad occuparci concretamente delle tecniche di memoria, per vedere su quale presupposto esse si basano e come imparare via via ad utilizzarle in svariati contesti.

Partiamo da alcune premesse essenziali (la più importante riguarda la MOTIVAZIONE e ne abbiamo parlato, seppur a grandi linee, nel postprecedente):

Il nostro cervello tende a ricordare con più facilità LE IMMAGINI, cioè rappresentazioni concrete di idee, cose, concetti...

Capire quanto sia vero tutto questo è molto semplice: a tutti capita di sentire il titolo di un film e non ricordare di averlo visto; poi, dopo aver osservato la locandina, ci torna in mente tutta la trama!
Personalmente, da collezionista, posseggo più di 400 fumetti: quando mi viene chiesto di cosa parla una storia, partendo dal solo titolo, spesso ho enormi vuoti di memoria; quando vedo la copertina, però, ne ricordo esattamente tutto il contenuto, anche nei particolari.

Non sempre ci pensiamo, ma i nostri ricordi

venerdì 7 giugno 2013

Lettura Veloce


In questa sezione trovi alcune interessanti lezioni sulla lettura veloce, consultabili gratuitamente. E' una raccolta dei migliori post presenti nel blog sull'argomento.


Dopo il titolo di ogni lezione trovi la parte iniziale di ognuna di esse. Se la lezione ti interessa clicca su Vai alla lezione e sarai subito indirizzato sulla pagina corrispondente. Se sei digiuno di tecniche di lettura veloce ti consiglio di seguire tutte le lezioni nell'ordine in cui ti vengono presentate, perché molte sono propedeutiche alle successive.

Ricorda che è vietato appropriarsi dei contenuti perché coperti da copyrights.

1. Lettura veloce: elimina le cattive abitudini!

Anche il lettore più incallito, colui cioè che legge molto e sugli argomenti più vari, non è detto che sia un lettore professionista. Non basta leggere tanto e da più tempo per potersi definire un lettore competente. Vi sono degli errori molto comuni che possono essere commessi da chiunque, in assoluta buona fede: dagli errori più banali - per esempio riguardo alla postura - ad errori specifici più complessi che concorrono a rallentare la velocità nella lettura e nella compresione...

Vai alla lezione

2. Lettura veloce: quattro esercizi per leggere al doppio della velocità

Vediamo ora quattro esercizi utili per aumentare la velocità di lettura; a questo proposito non dobbiamo dimenticare che la lettura può diventare molto più rapida (anche del 50% o più) applicandosi in esercizi cheaumentano il campo di fissazione - ciò permette di leggere più parole con un solo colpo d'occhio - ediminuiscono gli spostamenti oculari mentre si scorre il rigo (l'occhio, infatti, legge soltanto quando è fermo). ...
Torniamo ora sulla lettura veloce per suggerire esercizi ulteriori che si aggiungono a quelli proposti in precedenza.

Ricordiamo che alla base delle tecniche di lettura veloce non c'è nulla di straordinario, se non un'abilità particolare, ottenuta con l'esercizio, nell' allargamento del campo visivo e nelle diminuzione dei punti di fissità....
Prima di passare ad esercizi mirati sull'allargamento del campo visivo proponiamo un esercizio che ha la funzione esplicativa e di ripasso dell'ultimo post sull'argomento (inserire link). Si tratta di un esercizio sui punti di fissità simile a quelli precedenti, con la differenza che, oltre ai soli punti neri, vengono qui proposte anche parole singole da inglobare nello sguardo - leggendole - insieme ai singoli punti... 

Vai alla lezione

Questo post, con l'esercizio che viene proposto, vuole essenzialmente tirare le somme rispetto ai post precedenti.
Ti proponiamo un esercizio che, come tutti gli altri, devi svolgere con costanza più volte al giorno per diversi giorni. Può sembrare pedante, ma non ci sono altri modi per abituare i tuoi occhi ad uno stile di lettura nuovo e diverso rispetto a quello utilizzato fino ad ora. Quindi coraggio, con buona volontà, con la consapevolezza dei tuoi obiettivi e una buona dose di motivazione esercitati con il testo che trovi in basso...

Vai alla lezione

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