venerdì 9 maggio 2014

Tecniche di Memoria Lez. 12: memorizzare le date storiche

A questo punto andiamo ad applicare tutto quello che abbiamo imparato nelle lezioni precedenti per velocizzare lo studio delle diverse discipline.
Iniziamo con lo studio della storia.

Studiare la storia è un compito complesso: si tratta di leggere e comprendere il testo in modo adeguato, collegare in una serie di cause ed effetti i diversi aventi, metterli in relazione alle correnti di pensiero, distinguere le varie correnti storiografiche che hanno portato ad una interpretazione piuttosto che ad un'altra... e così via.

Naturalmente, sebbene da questo punto di vista l'insegnamento della storia negli ultimi tempi sia cambiato, resta sempre di primaria importanza la memorizzazione delle date. Non viene certo chiesto uno studio che riconduca tutto alla passiva memorizzazione di numeri associati ad eventi (la storia è molto altro), tuttavia alcuni riferimenti temporali importanti, pietre miliari della linea del tempo, vanno necessariamente memorizzati. 

Ricordo ancora quando il mio professore di storia contemporanea all'università lanciò il libretto di un alunno, bocciandolo con offese ed umiliazioni annesse, che aveva collocato il fascismo nella seconda metà del Seicento!!!
Quindi, se da una parte un eccessivo nozionismo di date su date è nocivo, d'altra parte vi sono date che vanno necessariamente memorizzate.

Le tecniche che proponiamo qui hanno proprio questa finalità: aiutarci a memorizzare le date associate agli eventi in modo da trattenerle in memoria in modo sicuro, stabile e duraturo. Così facendo nessun quantitativo di date da memorizzare sarà sufficientemente ampio da scoraggiarci!.

La tecnica è molto semplice, ma per applicarla è necessario aver seguito con attenzione le lezioni precedenti. Le lezioni che abbiamo illustrato fin qui sono propedeutiche perché si possa andare avanti; sono come le fondamenta di un edificio senza le quali non è possibile costruire nessun piano ulteriore. Perciò, se non hai seguito le lezioni precedenti, oppure non le ricordi perché le hai lette distrattamente tanto tempo fa, ti consigliamo di tornare sui tuoi passi, recuperare i prerequisiti, e poi tornare a questa lezione (alla fine di ogni post sull'argomento trovi sempre un link che ti rimanda alla pagina principale del corso, che contiene i link a tutte le lezioni).

Ma di cosa tratta esattamente questa tecnica di memoria? Alla base, come è facile immaginare, c'è la conversione fonetica dei numeri e le associazioni di immagini tramite PAV o EMAICE. Nulla di più semplice. Come tutte le cose, non mi stancherò di ripeterlo, all'inizio bisogna "farci la mano", cioè entrare consapevolmente in un nuovo meccanismo di pensiero, in una nuova abitudine cerebrale; successivamente ciò che ra farraginoso diventerà fluido e immediato.

Immaginiamo dunque di dover memorizzare questa data:

476 = caduta dell'Impero Romano d'Occidente

Anzitutto bisogna convertire in immagini il numero corrispondente alla data. In questo caso abbiamo la data 476 (data fondamentale che segna, secondo molti storici, il passaggio dalla storia romana al Medioevo).

476 = R + C (dura) + C (dolce) 

oppure

476= R + G (dura) + G (dolce)

Naturalmente si possono fare altre due combinazioni, cioè C (dura) con G (dolce) e G (dura) con C (dolce).

A questo punto scegliamo un'immagine (o più immagini) che scaturisca dalle consonanti corrispondenti ai numeri della data. Per più immagini intendo la somma di due numeri appartenenti alla stessa data, ad esempio in questo caso 47 + 6, oppure 4 + 76. 
Capita, infatti, di non riuscire a trovare nell'immediato una parola singola che abbia tutte le consonanti del numero. In questo caso quindi, senza perdere tempo, si spezza il numero in due immagini e si collegano tramite la tecnica PAV o EMAICE.

In questo caso, ad esempio, a me veniva in mente la parola RICUCCI e avrei visualizzato la data con il volto del noto imprenditore italiano. Nel caso, invece, non avessi avuto una parola singola per l'intera data, avrei mescolato le due immagini: proviamo con 4 + 76 = il RE (4) dello schedario mentale che va a dormire dentro una CUCCIA (76).

Bene, questa è l'immagine della data. Dobbiamo ora collegarla con le immagini scaturite dall'evento che dobbiamo memorizzare.


Impero - Romano - Occidente = pero + centurione + dente



Si tratta ora di collegare tutte le immagini in una sequenza assurda, paradossale e in movimento:

Il RE - 4 - (quello dello schedario mentale) si lancia in corsa e va a finire dentro una CUCCIA - 76 - (dello schedario mentale). Dalla parte opposta all'ingresso della cuccia inizia a nascere un enorme PERO (sta per IMPERO), diventa enorme; una delle pere del pero si ingrossa sempre più, fino a quando non esplode e dall'esplosione non viene fuori un CENTURIONE (sta per ROMANO), come quello in figura che, cadendo, perde un DENTE (sta per OCCIDENTE) che è grosso... almeno quanto la sua testa.

Con queste associazioni PAV - EMAICE "saldiamo" la data con l'evento da ricordare e difficilmente lo dimenticheremo!

Altri esempi:

1969: sbarco sulla luna

Per la data 1969 non consideriamo il numero 1 né il numero 9: è facile capire, infatti, che non può che essere il primo millennio la data della "conquista della luna"! Sarebbe difficile immaginare che sia accaduta nell'Alto Medioevo! :) E' facile anche tenere a mente, per gli stessi criteri di ragionevolezza, che sia una data del Millenovecento! A questo punto non resta che convertire il numero 69.

69 = Jeep

Presto detto: immaginiamo che la navicella che portò gli astronauti sulla luna in realtà fosse una Jeep, e immaginiamo anche che la Jeep era proprio lì quando quell'uomo, con la bandiera americana, fece i primi passi sulla luna! 

Sarà difficile dimenticare, a questo punto, l'associazione Jeep / conquista della luna!



Nel caso si debbano memorizzare la data di nascita o di morte di un personaggio famoso, il procedimento è lo stesso, solo che la storiella PAV - EMAICE sarà un po' più lunga.
Ad esempio:

Napoleone, 1769 - 1821

Immaginate un leone con la maglia del Napoli (Napoleone) che entra in una CUCCIA BUIA (769 = C dura, C dolce, B, omettendo l'1 del millesimo); dalla parte opposta rispetto all'entrata, esce a poco a poco una bara con un DEFUNTO (1821 = D, F, N, T, qui abbiamo usato tutti i numeri).



E con la conversione fonetica singola?

Lo stesso procedimento si può fare associando l'evento storico ai numeri, trasformati in immagini tramite la conversione fonetica singola vista nella Lez. 11. Il procedimento è lo stesso, tuttavia, anziché convertire foneticamente gruppi di 2, 3 o 4 cifre, i numeri si prendono singolarmente.
Vediamo un esempio:


1492 = scoperta dell'America

1 = Faro / 4 = Barca a vela / 9 =  Mongolfiera / 2 = Gancio

Scoperta = coperta di lana

America = l'immagine dell'America vista dalla carta geografica

Immaginiamo una parete di una stanza che conosciamo e creiamo le nostre associazioni (chi ha esperienza lo fa in una manciata di secondi):
C'è un grosso faro, dalla cui lampadina, nella parte superiore, dopo una violenta esplosione, esce una barca a vela. Viene schizzata in aria e, mentre precipita, finisce su una mongolfiera. Il pallone della mongolfiera si buca e inizia a precipitare. Quando sta per sfracellarsi a terra viene agganciata da un enorme gancio, che la tira su. Tuttavia un'enorme coperta di lana, grandissima e pesante, avvolge il gancio e finisce comunque a terra.La coperta, a questo punto, che è enorme e copre un bel pezzo di terra, si trasforma lentamente in una forma diversa, cambia anche il colore... fino a quando non assume la forma dell'America, del continente così come si vede nelle cartine geografiche.


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