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quell’uomo al quale m’assomiglio un poco?
Ha gli occhi volti all’interno, la faccia
sí dura e stanca.
Forse cantò coi soldati di un’altra
guerra, che fu la guerra nostra. Zitto
egli sen va, poggiato al suo bastone
e al suo destino,
tra gente che si pigia
in lunghe file alle botteghe vuote.
E suona la cornetta all’aria grigia
dello spazzino.
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