venerdì 22 febbraio 2013

La magia dei 5 minuti... di pennichella!


di Patrizia Benevenga
Insegnante di scuola primaria


"Solo 5 minuti" si senton dire... quei cavallini scalpitanti, vedon le tapparelle scendere, una luce più soffusa, e l'invito a dormire.
Tra sorpresa e meraviglia, facce vispe e dispettose, occhi chiusi e sbirciatine e sorrisi qua e là, quei 5 minuti passano ma sembrano un'eternità...
La maestra lo sa che non sono sufficienti, approfitta della novità e altri 5 minuti dà!
E allora le teste vanno giù, più comode voglion stare, cercano un portapenne o un libro per meglio riposare...
5 minuti, ancora 5 minuti, e forse finalmente un sospiro posson dare, il respiro ascoltare, il cuoricino accompagnare.
Quei teneri cavallini, non scalpitano più, riprendono la lezione con una ''marcia'' in più!!!

E' la descrizione di quanto successo un pomeriggio qualunque del mese di dicembre. Senza aggiungere nulla di nuovo a quanto già si sa: i bambini che frequentano la scuola a tempo pieno sono particolarmente stanchi e al pomeriggio fanno fatica a concentrarsi. Nonostante l'intervallo post-pranzo di circa un'oretta, in cui giocano e sono liberi di dedicarsi ad altro, si ritrovano sempre troppo esagitati per riprendere un'attività: assenti attenzione e concentrazione, frequenti i mal di testa. Attenta osservatrice e ricercatrice di strategie utili al fine di assumere il controllo della classe, ripristinare la calma e la concentrazione, nonchè a favorire il benessere dei bambini ho sperimentato un ''riposino'' pomeridiano prima della ripresa delle attività didattiche. Ovviamente tanto stupore da parte dei bambini, ma apparente "difficoltà'' nel rilassarsi completamente! Sono convinta che tante insegnanti adottano già tale pratica, come altresì sono convinta che molte altre, invece, sono prese dal vortice dell'ansia e della fretta...
"Secondo una recente ricerca, effettuata dal neuroscienziato William Fishbein della City University di New York, sembrerebbe infatti che dormire nel primo pomeriggio aiuti la memoria e stimoli le capacità cognitive e di apprendimento. Sono sufficienti anche solo dodici minuti di riposo... per ottenere immensi benefici e aiutare a memorizzare meglio le nozioni appena apprese." (da medicinalive.com)
I bambini al giorno d'oggi si ritrovano ad affrontare tanti impegni e a vivere stimoli eccessivi, dunque è fondamentale trovare/inventarsi attimi di recupero psico-fisico.   
 Buona pratica quotidiana coi miei alunni è anche l'esecuzione di semplici esercizi fisici, direttamente in classe, per 5/10 minuti, prima di recarsi in refettorio. Si nota subito un rallentamento del ritmo del respiro e uno speciale 'raccoglimento'..."In quest'epoca" sostiene il dott. Cannistrà "si sottovaluta l'importanza decisiva dello 'stacco'. Fare altro, come un'attività fisica, permette alla mente di distrarsi, di concedersi delle pause che, in realtà, non solo la ricaricano ma le permettono anche di lavorare meglio."
E per noi adulti? Ovviamente stesso discorso. Travolti da corse quotidiane dimentichiamo di concederci qualche sosta. Basterebbero pochissimi minuti di distensione, occhi chiusi, smettere di pensare, per ricominciare come (e meglio di) prima.
"Respira, sorridi e vai con calma!!!" recita un monaco zen. Forse ha ragione!

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