lunedì 25 febbraio 2013

Tutti al mare … NO, TU NO!

di Benevenga Patrizia Docente di Scuola Primaria

L’anno scorso mio figlio di cinque anni è stato in gita tre giorni al mare. Ringrazierò a vita le sue maestre per avergli regalato una simile esperienza a quella età: condividere una spiaggia, una camera, una città diversa con i propri compagnetti non è paragonabile alla vacanza con mamma e papà … ed io lo posso ben sapere, avendo la possibilità di vivere i due contesti.

Mi congratulai con loro perché si erano assunte un impegno ed un onere non indifferente, lasciando le proprie famiglie, le proprie case per tanti giorni, accudendo bimbi così piccoli … a costo zero! 

Sì a costo zero, perché le insegnanti non percepiscono più la cosiddetta "indennità di missione", pur trattandosi di una cifra effimera e simbolica … “La sua abolizione ha mortificato la professionalità di docente che di fronte ad una prestazione di lavoro aggiuntiva gravosa dal punto di vista dell'orario (24 ore su 24) si fa carico anche della responsabilità civile nei confronti di alunni spesso minorenni.” (www.orizzonte scuola.it)

Purtroppo, (come si può ancora leggere nel sopracitato sito) ben tremila imprese sono a rischio di chiusura… e la colpa è nostra: i docenti non organizzano più i viaggi d’istruzione, mettendo  in ginocchio il turismo scolastico. Sono crollati del 70% su scala nazionale! Tanto davvero, ma assumersi responsabilità enormi senza il minimo di gratificazione non piacerebbe a nessuno, no? 
 
Eppure le maestre di mio figlio rappresentano la minoranza di docenti che pur volendo protestare, non vogliono perdere per “nessun oro del mondo” la gioia di quei teneri volti e condividere con loro anche esperienze extrascolastiche. 
Noi docenti conosciamo benissimo la valenza educativa e la ricaduta formativa di un’uscita didattica, ma non tutti ne sono consapevoli e ‘banalizzano’ la realtà scolastica.

“ Quasi venti euro per andare a vedere le api che pungono!!!” questo il commento che ho colto alle mie spalle, qualche giorno fa, mentre riportavo il figlioletto a casa. Le sue preziosissime maestre hanno, infatti,  organizzato un’uscita coi bimbi presso un apicoltore e a questa nonna è parsa una perdita di tempo e di soldi. Uhm! La tristezza maggiore mi proviene dal fatto che l’abbia detto in presenza della nipotina
La scena si commenta da sé … gli spunti di riflessione infiniti … 

Lasciassimo ad ognuno il proprio campo di competenza, nel rispetto e fiducia dell’impegno di tutti,  a beneficio di chi rappresenterà l’adulto di domani!

 


Allego, tra i tanti siti che si possono trovare facilmente sul web per organizzare gite scolastiche, quello di "Orme Lievi" del mio amico Malavenda, che offre la possibilità di far vivere a scuole o gruppi di ragazzi esperienze ricche di Bellezza e Natura in Val d'Angrogna, attraverso progetti tematici di educazione alla sostenibilità e soggiorni residenziali con attività educative di più giorni (da 2 a 5 giorni) presso i Rifugi Jumarre e Vaccarone...oppure week end  per famiglie e corsi per adulti (tra le proposte più collaudate: la fotografia, come fare il pane in casa, il riconoscimento delle piante spontanee e diversi stage di danze).

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