martedì 1 novembre 2011

A scuola con il brainstorming: proposta di utilizzo!

Capita spesso di dover scrivere, per un motivo o per un altro, ed essere completamente a corto di idee. Una relazione, un discorso, un testo scritto (tema, saggio breve, articolo di giornale): ci troviamo davanti al foglio bianco senza sapere cosa scrivere né come iniziare. E più vediamo il foglio bianco davanti ai nostri occhi, più sale la nostra paura di non scrivere niente.

"Se questo foglio resta bianco come farò?"; "Accidenti, il tempo passa e non ho ancora scritto nulla!".


Si entra così in un circolo vizioso che può bloccare lo studente - o chiunque debba scrivere - perché innesca un vortice di paure paralizzante. Cosa fare allora?

Viene a soccorrerci in questo caso una tecnica molto efficace, che ho più volte sperimentato con gli studenti: il BRAINSTORMING, una tecnica che nasce come strumento di lavoro per gruppi, ma si può adattare facilmente anche all'attività individuale.

BRAINSTORMING vuol dire "Tempesta (Brain) di Idee (Storming)", perché effettivamente riguarda questo: partendo da un problema occorre raccogliere più idee possibili su uno specifico argomento, pensando liberamente a tutte le associazioni che ci vengono in mente, senza assolutamente valutarne la consistenza, l'utilità o la pertinenza. In pratica si tratta di pensare liberamente a "flusso di coscienza", raccogliendo le idee anche più bizzarre e strampalate.

Queste idee vanno appuntate su un foglio con uno schema a grappoli (con l'idea al centro e le associazioni di idee trascritte "a grappolo", come fossero satelliti che girano intorno alla parola-concetto fondamentale).Vedi Fig. a lato

Non importa, all'inizio, che si abbiamo idee buone o utili, l'importante è raccogliere ogni tipo di idea.

Ecco gli elementi essenziali del brainstorming:


1. Non giudicare o commentare nessuna idea.
Tutte le idee sono potenzialmente valide e solo alla fine della loro raccolta si può capire se sono o no veramente utili. Idee sciocche, inoltre, possono far venire in mente altre idee più intelligenti e utili.

2. Più un'idea è strana e assurda e meglio è.
In questo modo nascono idee uniche e originali. Il vaglio della razionalità e della logica arriverà dopo. A questo proposito, alla fine dell'articolo ti racconterò come da un'idea assurda è nato un prodotto di estrema qualità nell'ambito dell'industria automobilistica. 


3. Conta la quantità delle idee e non la qualità.
Meglio avere 10 idee strane, da sviluppare successivamente, che due idee razionali e intelligenti che esauriscono subito il loro compito.

4. Se si lavora in gruppo, tutti devono partecipare, perché tutti possono indirizzare verso la soluzione che si cerca.

Come applicare il brainstorming nella pratica della scrittura

Immaginiamo, ad esempio di dover scrivere un tema e di essere a corto di idee.

Come si agisce? Ecco le fasi:

1. Partire dal titolo ed evidenziare le parole fondamentali, le parole chiave (parole più importanti delle altre, attraverso cui si snoda il discorso);

2. Prendere in considerazione una parola per volta, senza più pensare al titolo, ed espanderle con il brainstorming. Si faranno delle associazioni libere e logiche a partire da ogni parola.

3. Al termine di questa attività si avranno un gran numero di idee e di possibilità di sviluppo, oltre che un "magazzino di vocaboli" che si possono utilizzare scrivendo l'elaborato.

4. A questo punto non resta che selezionare gli argomenti o i concetti che si preferiscono, ordinarli in una scaletta e... scrivere il testo.


UN ESERCIZIO
Applica i punti illustrati in precedenza con il seguente titolo di un tema:

Stai trascorrendo un periodo della tua vita, reale o immaginaria, lontano da casa, in una situazione particolarmente gradevole per i motivi che esporrai. Scrivi una lettera ai tuoi genitori in cui, attraverso le notizie che comunichi, cerchi di convincerli a farti prolungare il tuo soggior


CURIOSITA'

Una nota industria automobilistica voleva migliorare le prestazioni delle sospensioni delle proprie vetture. I dirigenti, allora, convocarono gli ingegneri che avrebbero dovuto trovare una soluzione al problema. La questione era: "Come progettare ammortizzatori più efficaci e performanti?".

Si diede così inizio al brainstorming, in cui ognuno proponeva liberamente - a ruota libera - idee e possibili soluzioni. Uno degli ingegneri presenti, a quel punto disse: "Realizziamo automobili con ruote triangolari!"
Nell'immediato tutti risero. Successivamente si pensò: "E se le ruote delle automobili fossero davvero triangolari, come dovrebbero essere le sospensioni per reggere una simile sollecitazione?".

Gli ingegneri allora si misero al lavoro, calcolando soluzioni per ammortizzatori progettati su ruote triangolari. Avrebbero dovuto inventare sospensioni adatte per ruote a forma di triangolo!!!
Nel giro di pochi mesi l'industria automobilistica lanciò sul mercato i migliori ammortizzatori mai creati prima, migliori per resistenza, durata e affidabilità.

Il tutto da un'idea folle!!! 


INTRODURLO A SCUOLA: UN'IDEA 
 Come introdurre a scuola questa pratica? Come abituare i ragazzi al loro utilizzo? Le possibilità per introdurre l'argomento sono molte; qui ne scegliamo una semplice ed efficace. Le fasi potrebbero essere le seguenti:

1. Intanto, oralmente (lezione frontale), si possono far riflettere i ragazzi sull'errore comune che commettono nell'affrontare un testo scritto: iniziare subito a scrivere senza dare un ordine agli argomenti e, soprattuto, senza raggruppare le idee migliori. 

2. E' bene a questo punto presentare un modo di procedere (per la scrittura di ogni tipo di testo)  riassunto in tre punti, scrivendolo alla lavagna: 

A. Raccolta delle idee (schema a grappoli con il BRAINSTORMING);

B. Strutturazione di una scaletta, selezionando le idee migliori;

C. Fase di scrittura del testo, prima in brutta copia, poi in bella copia

3. A questo punto si sviluppa il primo punto, si lavora con il BRAINSTORMING. Alla classe, per creare curiosità ed interesse, si può raccontare l'aneddoto dell'invenzione degli ammortizzatori per automobili, evidenziato più su in giallo.

A questo punto si scrive alla lavagna il titolo di un tema e, insieme, si selezionano una o due parole chiave. Bisogna evidenziarle bene, in modo che siano ben chiare agli studenti.

Si può favorire ora il rilassamento degli alunni con un sottofondo musicale lento, di musica strumentale. N.B. La musica non deve contenere parole, né in italiano né in altre lingue per evitare di distrarre gli ascoltatori.

Questa fase e quella che segue hanno essenzialmente lo scopo di rendere interessante e "particolare" la lezione colettiva e frontale.

Si invitano gli studenti a tenere gli occhi chiusi, per concentrarsi sulla parola chiave del momento. A questo punto, lo studente (tenendo sempre gli occhi chiusi) alzerà la mano ogni volta che avrà un'idea, un'associazione mentale da proporre. L'insegnante, bisbigliando il loro nome per non rovinare l'atmosfera, inviterà uno per volta a parlare.

Verranno fuori associazioni di idee varie, intelligenti e bizzarre, proprio come deve accadere nel BRAINSTORMING.
L'insegnante può appuntare tutte le idee che vengono fuori direttamente alla lavagna, e gli alunni vedranno lo schema a grappoli non appena apriranno gli occhi, a fine attività.

Finita l'attività si procede alla selezione delle idee: gli alunni saranno stupiti nel vedere quante possibilità di scelta avranno dopo la raccolta delle idee. Molti, quelli che sono spesso a corto di idee, si renderanno conto di quanto l'attività sia stata utile.

Selezionate le idee si organizzeranno poi in una scaletta da sviluppare nell'ultima fase, quella della scrittura.
4. Fase del lavoro di gruppo. A questo punto l'insegnante propone alcune tracce di temi su cui gli alunni lavoreranno, prima a gruppi di due, poi di quattro. La modalità sarà la stessa del BRAINSTORMING realizzato collettivamente in classe.

Questo processo può avvenire nel corso di una o due lezioni. Le esercitazioni a gruppi, invece, vanno proposte tre - quattro volte subito dopo la presentazione collettiva, e poi riproposte con ricorsività nel corso dell'anno, in modo che diventi una prassi metodologica fissa.

E' importante abituare i ragazzi a questo modo di lavorare. Oltre alle utili applicazioni pratiche nelle diverse discipline e nei vari argomenti di studio, questa modalità di lavoro educa gli alunni alla collaborazione costruttiva e all'ascolto reciproco, perché da ognuno può venire fuori qualcosa di buono. Povare in classe per credere.

1 commento:

  1. Articolo molto bello e completo. Se vi può interessare ho fatto un video dove provo a realizzare un brainstorming in pratica con il tool online coogle https://www.youtube.com/watch?v=_ivF28mdxjc&t=3s fatemi sapere che ne pensate

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