mercoledì 28 novembre 2018

Maturità 2019, ecco la griglia di valutazione della prova di italiano. Le differenze di valutazione tra NORD e SUD c'erano e rimarranno.



La prova scritta dell'Esame di Stato 2018/2019 prevede 7 tracce distribuite in 3 tipologie di prove. Per tentare di uniformare la valutazione tra le regioni del Nord e quelle del Sud, dove in genere i voti sono di gran lunga più alti a parità di competenze, il MIUR fornisce quest'anni delle griglie di valutazione. Pur apprezzando assolutamente le buone intenzioni che stanno dietro il riconoscimento della necessità di uniformare il più possibile i criteri di valutazione in tutte le scuole della Penisola, non possiamo non notare quanto le griglie di valutazione (che potete consultare di seguito) favoriscano comunque l'assoluta discrezionalità del valutatore. 

Infatti, come stabilire se alla voce "coesione e coerenza testuale" l'elaborato vale 5 punti oppure 8, 6 oppure 12?
Forse, per tentare questo sforzo di uniformità - come suggeriva il testo di L. Calonghi, dedicato alla valutazione dei testi scritti - non basta fornire una griglia se poi restano aleatori i criteri con cui essa viene utilizzata e "riempita"; servono dei compiti guida già svolti, raggruppati in base al loro livello, con cui confrontare il testo del candidato che il valutatore (l'insegnante) si trova a correggere. [L. Calonghi, Valutazione delle prove scritte, Armando, 1972]
In altre parole, a livello nazionale dovremmo avere dei testi guida che valgono 4, 5 , 6 ... fino a 10/10; a quel punto chi corregge dovrebbe confrontare il compito reale che ha tra le mani con il compito di riferimento, e in base a ciò assegnare una valutazione.
Fermo restando che in questi casi non esiste, né può esistere, alcuna valutazione oggettiva (ammesso che ne esista davvero una), sarebbe il modo migliore per perseguire con maggiore serietà quella uniformità di valutazione a cui aspiriamo. 

Ecco le griglie di valutazione fornite dal MIUR:

Indicazioni generali per la valutazione degli elaborati (MAX 60 pt)

INDICATORE 1 
• Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo. 
• Coesione e coerenza testuale.

 INDICATORE 2 
• Ricchezza e padronanza lessicale.
 • Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.

 INDICATORE 3
 • Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali.
 • Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.

Indicatori specifici per le singole tipologie di prova

Tipologia A

Elementi da valutare nello specifico (MAX 40 pt)

• Rispetto dei vincoli posti nella consegna (ad esempio, indicazioni di massima circa la lunghezza del testo – se presenti – o indicazioni circa la forma parafrasata o sintetica della rielaborazione).
 • Capacità di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici.
 • Puntualità nell'analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta).
 • Interpretazione corretta e articolata del testo.

Tipologia B
Elementi da valutare nello specifico (MAX 40 pt)

• Individuazione corretta di tesi e argomentazioni presenti nel testo proposto.
 • Capacità di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando connettivi pertinenti.
 • Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l'argomentazione.

Tipologia C
Elementi da valutare nello specifico (MAX 40 pt)
• Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e dell'eventuale paragrafazione.
 • Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione. 
• Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei riferimenti culturali

NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).

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PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA PRIMA PROVA DELL'ESAME DI STATO CLICCA QUI

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