Si tratta di un approccio generale al tema del conflitto (che fin dalle prime pagine si svincola dal concetto di violenza) e di quanto esso possa essere uno strumento di crescita personale e relazionale, sia all'interno di contesti educativi sia, in generale, nel coacervo di relazioni più o meno significative che viviamo ogni ogni giorno in svariati contesti.
Il succo del libro è tanto semplice quanto, in un certo senso, rivoluzionario, e per questo è utile per la crescita personale di ciascuno e per la crescita professionale di educatori, insegnanti e genitori: a fronte di una cultura che ci invita a risolvere rapidamente il conflitto interpersonale e intrapersonale, considerandolo come qualcosa di sbagliato, o negativo, Daniele Novara propone un approccio maieutico che invita invece a SO-SOSTARE nel conflitto, "facendosi amiche" tutte le dinamiche emotive e affettive che suscita sia nelle persone direttamente coinvolte sia in terzi che intervengono a vario titolo.
Il conflitto così inteso non necessariamente si risolve in un compromesso, in un esito mediato, ma certamente si trasforma in una eccezionale occasione di apprendimento, di conoscenza di sé e di sviluppo di risorse personali inedite: in altre parole si può approcciare al conflitto in modo che esso mobiliti abilità e risorse che il soggetto non crede di avere, ma che emergono grazie all'approccio maieutico di cui il mondo occidentale è debitore a Socrate: è l'arte della levatrice che consiste nel tirare fuori da sé risorse che non si crede di avere, in opposizione ad altri approcci pedagogici che invece considerano l'essere umano come un vaso da riempire con tecniche, soluzioni o ricette già pronte.
Si parte dai bisogni, declinati chiaramente nella famosa "piramide dei bisogni" da Maslow, comprendendo che c'è conflitto quando almeno un attore di una relazione non vede riconosciuti alcuni suoi bisogni.
Si tratta di un metodo che implica lavoro su sé stessi, che comporta la trasformazione dei bisogni, di cui rivendichiamo l'altrui ascolto, in interessi più facilmente accettabili.
"Trasformare il bisogno, il desiderio, in un interesse significa esplorare questa misura, sempre collegata allo specifico della situazione, ed esplicitarla all'altro in modo che possa, se vuole, conoscerla e rispondervi.
La convalidazione di un interesse è esattamente questo: il punto di incontro tra un desiderio infinito dell'uno e la possibilità finita di risposta dell'altro"
Buona lettura!
La grammatica dei conflitti. L'arte maieutica di trasformare la contrarietà in risorse
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La grammatica dei conflitti: L'arte maieutica di trasformare le contrarietà in risorse
Il metodo maieutico per affrontare i conflitti si declina ottimamente anche in contesti scolastici ed educativi. A questo proposito Daniele Novara ha scritto diversi libri davvero utili per "rivoluzionare" l'approccio al litigio con cui gli educatori e gli insegnanti hanno a che fare quotidianamente.
Per questo riportiamo di seguito due testi rivolti specificamente alla pratica educativa e didattica:
Litigare con metodo. Gestire i litigi dei bambini a scuola
I litigi tra i bambini a scuola sono un problema per gli insegnanti: turbano il clima della classe, innervosiscono e costringono a sottrarre tempo ed energie alla didattica e all'apprendimento. Per aiutarli, Daniele Novara ha ideato "Litigare bene", un metodo maieutico per la gestione dei litigi infantili presentato in questo volume insieme a una ricerca pedagogica sperimentale, a livello nazionale e internazionale, condotta insieme a Caterina Di Chio, che ne dimostra l'efficacia. Benché gli adulti spesso temano l'esplosione di energia che si verifica nei litigi, i bambini hanno formidabili risorse che vanno attivate e messe in gioco: sono capaci di accogliere le emozioni e i vissuti dei loro coetanei, di trovare accordi creativi e soddisfacenti, di imparare da questa esperienza, così comune e così ricca di potenzialità evolutive. Questo libro offre teoria e pratica di uno strumento per gestire efficacemente le difficoltà in classe, migliorare il clima e le relazioni e aiutare i bambini a sviluppare apprendimenti e risorse preziosi e duraturi.
I bambini litigano: si arrabbiano, urlano, piangono, picchiano, insomma disturbano. Il litigio infantile attiva spesso negli adulti meccanismi interiori complessi, risveglia emozioni forti e a volte poco elaborate, spinge a intervenire urgentemente alla ricerca di una soluzione. Ma per i bambini il litigio è una straordinaria palestra di libertà, un'occasione preziosa per imparare a stare in mezzo agli altri, gettare le basi della vita sociale, scoprire i propri limiti e attivare potenzialità creative. Litigare per crescere è un libro che aiuta a cambiare prospettiva sul conflitto infantile, a riconoscere che i bambini possono essere competenti nell'affrontare le proprie difficoltà e problematiche, e che il compito dell'adulto è aiutarli a fare da soli. L'approccio è quello della maieutica: partire dai bambini e dalle bambine rispettandone i tempi, le domande, le emozioni, le proposte, le fatiche, perché è questo il modo più efficace per attivare competenze e risorse e farli arrivare lontano. Le molte riflessioni e le proposte concrete offrono, a chi si occupa della prima infanzia, un progetto pedagogicamente innovativo che stimola l'apprendimento e l'autonomia.
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