giovedì 18 gennaio 2018

Nuovo esame di TERZA MEDIA, viene sdoganato il riassunto: ecco una sintesi delle quattro tipologie di prove

Riportiamo in sintesi le tre tipologie di prova d'esame a conclusione del primo ciclo di istruzione (meglio conosciuto come "esame di terza media"). Tra queste spicca la nuova prova, quella del riassunto, di cui linguisti e pedagogisti tessono le lodi poiché sviluppa competenze linguistiche che altri testi e altre forme di produzione (ad esempio il testo narrativo e argomentativo) non sviluppano.

Va specificato, però, che l'utilità del riassunto è tale se realizzato attraverso specifiche tecniche che portano a ragionare sul testo, a comprenderlo a fondo, fino a manipolarlo, modificarlo o ridurlo. Spesso, invece, nelle scuole si assegna il riassunto senza specificare come va svolto (ad esempio suddividendo il testo in sequenze e micro sequenze, titolandole ed utilizzando i connettivi per mettere insieme le titolazioni) e questo, francamente, è più nocivo che utile.

Prima di riportare le linee guida sul nuovo esame di italiano (seguiranno altri articoli con esempi per ciascuna delle tre tipologie) segnaliamo un nostro post in cui sono raccolte alcune nozioni didattiche per insegnare a riassumere insieme ad alcuni testi su cui lavorare:

Insegnare a riassumere: schede, materiali didattici, E-Book da scaricare



Linee guida: i testi scritti di italiano del nuovo esame di Terza Media

1. TIPOLOGIA A: TESTO NARRATIVO E DESCRITTIVO
 La narrazione e la descrizione vivono in un rapporto di reciprocità: nei testi letterari le sequenze narrative si intrecciano con quelle descrittive, permettendo al lettore di vedere luoghi e personaggi e seguire il filo delle vicende quasi con gli stessi occhi dell’autore. Narrare e descrivere tuttavia sono operazioni diverse che presuppongono competenze di scrittura specifiche che le alunne e gli alunni devono apprendere, al fine di utilizzarle con proprietà.

2. TIPOLOGIA B: TESTO ARGOMENTATIVO
Nella comune opinione il testo argomentativo è quel testo nel quale viene posta una tesi - sostenuta da più argomenti, favorevoli o contrari – che si sviluppa con ragionamenti stringenti. Affronta solitamente complessi temi di carattere scientifico-matematico. La sua struttura è rigida e vincolata; il lessico rigoroso, specialistico e di non facile accessibilità. Eppure, se si pensa che l’argomentare è, come il narrare, atto linguistico primario, si deve riconoscere che tale atto è legato ai bisogni elementari di ogni studente. Argomenta in forme semplici il bambino che esprime motivatamente una sua opzione; argomenta in forme più articolate, ma pur sempre elementari, lo studente che cerca di giustificare le proprie scelte. Per tali ragioni lo studente dovrebbe essere educato, con attenta gradualità, a motivare in forme sempre più complesse le proprie prese di posizione. L'azione didattica dovrebbe quindi mirare a seguire un percorso che consenta al ragazzo e alla ragazza, già alla fine dei primi otto anni di scuola, di esprimere una opinione o tesi, di sostenerla con argomenti efficaci e con un linguaggio proprio. L’obiettivo finale è di rendere lo studente capace di costruire testi orali e scritti che – per la loro ‘architettura' – risultino ben strutturati e reggano al confronto con altri interlocutori e con altri testi. Come viene auspicato nei documenti europei2 , l’educazione all’argomentare prepara all’esercizio di una cittadinanza consapevole. Lo studente potrà sviluppare un testo argomentativo nel quale, dati un tema in forma di questione o un brano contenente una tematica specifica, esporrà una tesi e la sosterrà con argomenti noti o frutto di convinzioni personali. Il testo dovrà essere costruito secondo elementari procedure tipiche del testo argomentativo, eventualmente con l’esposizione di argomenti a favore o contro. Il lessico dovrà essere appropriato, e lo sviluppo rigoroso e coerente. Nella traccia dovranno essere richiamate caratteristiche e procedimenti propri dell’argomentare. L’argomentazione scritta può assumere forme diverse, fra cui: 1. dialogo tra due interlocutori con opinioni diverse che si confrontano su un tema ben definito; 2. sviluppo di una tesi data rispetto alla quale si chiede di contro-argomentare; 3. redazione del verbale di una discussione che deve portare a una decisione; 4. riscrittura di un breve testo argomentativo conseguente alla assunzione di un punto di vista diverso rispetto a quello dato nel testo di partenza.

3. TIPOLOGIA C: COMPRENSIONE E SINTESI DI UN TESTO LETTERARIO, DIVULGATIVO, SCIENTIFICO, ANCHE ATTRAVERSO RICHIESTE DI RIFORMULAZIONE 
Riscrivere un testo è attività particolarmente efficace per lo sviluppo di abilità linguistiche tra loro complementari: lo è innanzitutto per lo scrivere (si impara a scrivere dallo ‘scrittore esperto’; si impara a scrivere da modelli); lo è subito dopo per il leggere e il capire. Queste due ultime abilità richiedono che lo studente sappia riconoscere e mettere in rapporto gerarchico le informazioni, individuare lo scopo di un testo e la forma che lo caratterizza. L'attività di riscrittura di un testo può assumere forme diverse quali ad esempio: • la riscrittura parafrastica per allargamento, in particolare di un testo poetico; • la riscrittura riassuntiva, per riduzione; • la riscrittura plurima per sintesi sempre più stringenti; • la riscrittura con selezione delle informazioni. La riscrittura è un'attività fortemente educativa per l’impegno che richiede e per i vincoli che impone, ed è propedeutica all’affinamento delle tante scritture che lo studente dovrà affrontare nel corso degli studi e, in prospettiva, nella vita professionale Una prova del genere rappresenta anche un'occasione per verificare l'effettiva comprensione di un testo dato, attraverso domande a risposta chiusa che propongano affermazioni ricavate dal testo, secondo l'alternativa vero/falso o attraverso domande a risposta multipla.. Lo studente, dato un testo letterario – una poesia o un breve testo narrativo – dovrebbe dimostrare, attraverso una corretta riscrittura, di averne colto il senso globale. Dovrebbe inoltre essere in grado di sviluppare una breve analisi riferita alle scelte lessicali, all’uso della sintassi, alle tecniche usate dall’autore per coinvolgere il lettore. Nel caso di un testo poetico, dovrebbe individuare alcune tra le più note e frequenti figure retoriche. Nel caso di un testo di divulgazione scientifica o di manualistica scolastica o di cronaca o commento giornalistici, lo studente dovrà farne un breve riassunto dopo averne valutato e selezionato le informazioni. Molto opportuna può essere la richiesta di scandire il testo in macrosequenze, assegnando un titolo a ciascuna di esse.  

4. PROVA STRUTTURATA IN PIÙ PARTI, RIFERIBILI ALLE TIPOLOGIE A), B), C). 
In questo tipo di prova lo studente è chiamato a dimostrare globalmente le competenze necessarie per la gestione dei testi: lettura e comprensione, individuazione di gerarchie nelle informazioni contenute, analisi della lingua e del lessico, abilità nel riformulare un testo e nel realizzare una produzione scritta autonoma in relazione a un genere testuale, una situazione, un argomento e uno scopo. La prova può avere come punto di partenza un testo letterario o non letterario e si compone di più sezioni: presentazione del testo, domande per verificarne la comprensione, riscrittura del testo o di sue parti, produzione autonoma di tipo narrativo, descrittivo o argomentativo a partire da argomenti presenti nel testo

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