giovedì 14 marzo 2024

Lo ha scritto Chat GPT? Come scoprire se i testi dei tuoi studenti sono stati svolti dall'Intelligenza Artificiale

 

Sappiamo bene che l'intelligenza artificiale è entrata prepotentemente nella nostra vita quotidiana, nel lavoro, nel divertimento e... anche nella scuola.

Immaginiamo anche che, checché se ne dica, dovremo averci a che fare, in un modo o nell'altro: cercando di arginarla, quando è necessario, oppure provando ad utilizzarla al meglio nei contesti scolastici e nella pratica didattica.

E se da una parte dobbiamo riconoscere all'AI il merito di facilitarci la vita, d'altro canto dobbiamo riconoscere che a volte, se la vita ci viene semplificata troppo, avremo l'effetto contrario a quello sperato: un autentico regresso. 

Ad esempio, nella composizione dei testi scritti, come comportarsi? A scuola dovremo vigilare che il testo assegnato non sia svolto da terzi, men che meno da un algoritmo complessissimo (quale è quello "partorito" da OpenAI). A casa non ne parliamo: in un recente articolo una docente lamentava il fatto che, in una classe di 28 alunni, 23 avessero svolto il compito con ChatGPT. Quindi, in sostanza, il compito non lo avevano fatto loro.

Serve una simile vigilanza? Forse sì. La composizione di un testo scritto coinvolge importantissime facoltà intellettive, legate al controllo della lingua, alla strutturazione di un discorso/storia, alla salvaguardia della coerenza di base, alla gestione dei tempi e modi verbali. Acquisirla è un esercizio insostituibile per il cervello e crediamo non sia affatto costruttivo delegare una tale competenza ad un algoritmo informatico. Come, del resto, non sarebbe utile, per chi asprasse ad allenarsi in modo agonistico nel ciclismo, pedalare con la e-bike a pedalata assistita. 

A questo proposito, proponiamo alcune risorse per riconoscere se un testo è stato scritto dall'intelligenza artificiale o dallo studente. Tali risorse sono presentate in due video riportati di seguito.
Li trovate ai link seguenti oppure potete guardarli direttamente in basso.

Verificare se un testo è stato scritto da ChatGPT

Come riconoscere testi generati da ChatGPT con questi strumenti

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I VIDEO PUOI GUARDARLI ANCHE IN BASSO:

Verificare se un testo è stato scritto da ChatGPT


Come riconoscere testi generati da ChatGPT con questi strumenti

mercoledì 6 marzo 2024

Emancipazione femminile e orientamento scolastico: "Margherita delle stelle", la storia straordinaria di Margherita Hack. Film gratuito per la scuola (clicca qui)

 "Margherita delle stelle" racconta la storia della più importante astrofisica degli ultimi anni: Margherita Hack.

In ambito scolastico si tratta di un film dagli utili spunti educativi: anzitutto vale la pena proiettarlo in classe in occasione della festa della Donna, che ricorre l'otto marzo. 

Margherita Hack, difatti, è una donna che ha avuto il coraggio, in pieno Ventannio fascista, di vivere a modo suo, di manifestare come preferiva la sua femminilità, le sue passioni, i suoi talenti, persino la sua scelta di ateismo radicale. 

In altre parole, è stata una donna antesignana del modello femminile emancipato dei nostri giorni: amava vestirsi come più le piaceva, mangiare quello che voleva, studiare quello che la appassionava. 

In più - ed è il secondo messaggio educatico - la storia di Margherita è la storia di una passione che diventa progetto: le stelle, il cosmo, l'universo indirizzano la giovane astrofisica verso scelte mirate che la porteranno ad essere la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico.

E dunque: emancipazione femminile - con tutte le riflessioni possibili sul ruolo della donna oggi - e progetto di vita, nell'ambito dell'orientamento e delle scelte a cui gli studenti si trovano di fronte: sono le ragioni per cui vale la pena proiettarlo in classe e rifletterci su.

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martedì 5 marzo 2024

Orientamento ed educazione alla legalità: "Rocco Chinnici", un ottimo film per la scuola

Si tratta di un bellissimo film, disponibile gratuitamente sulla piattaforma RaiPlay, che può essere davvero utile per gli studenti della scuola secondaria, in particolare di secondo grado.

Mette insieme due aspetti dal forte contenuto educativo: la scelta del proprio futuro, seguendo la propria passione e ciò per cui "suonano le proprie corde", e l'educazione alla legalità, la lotta alla mafia fino al sacrificio di sé stessi.

"Rocco Chinnici - E' così lieve il tuo bacio sulla fronte" racconta la storia del magistrato che creò a Palermo il pool antimafia, insieme a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino. Nel film emerge, oltre alla sua attività di giudice in prima linea, consapevole ad un certo punto di dover pagare con la vita la sua lotta serrata a Cosa Nostra, anche uno spaccato significativo della sua vita familiare: il suo rapporto con la moglie, con i figli e soprattutto con la figlia Caterina. 

Dal diario di Caterina Chinnici - il film è tratto proprio da qui - emerge la storia del padre dal punto di vista della figlia maggiore; ed emerge, quindi, il percorso interiore che porterà Caterina - nonostante dubbi e contrasti interiori - non solo a scegliere la via della magistratura, ma anche ad occuparsi di indagini antimafia.

Oggi Caterina Chinnici è parlamentare europeo e continua la sua attività di sensibilizzazione sulla legalità e la lotta alla mafia.

Il film è consigliato per la scuola secondaria, soprattutto di secondo grado, in cui riflettere non solo sulla legalità, ma anche sulla strada da intraprendere in futuro.

 Caterina Chinnici è un esempio, non perché tutti debbano intraprendere la carriera da magistrato, ma perché le scelte di vita si radicano spesso nelle storie personali, nelle proprie passioni, nella vibrazione delle proprie corde

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domenica 11 febbraio 2024

IL GIORNO DEL RICORDO - Le FOIBE spiegate ai ragazzi (Storia, Arte e Immagine - Keith Haring)

In occasione del Giorno del Ricordo riporto un bellissimo video tratto dal canale YouTube "Pasticciotti", corredato anche da attività didattiche. 

Il 10 febbraio si commemora IL GIORNO DEL RICORDO, per non dimenticare la tragedia di tutti gli italiani che nel secondo dopoguerra vennero torturati, infoibati e costretti a fuggire dalle loro terre per volere del regime comunista jugoslavo di Tito.

STORIA Dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre del 1943, nei territori italiani confinanti con la Jugoslavia ( Istria, Dalmazia e Venezia Giulia) si scatenò una vera e propria offensiva dei partigiani comunisti jugoslavi contro gli italiani, considerati nemici del popolo. Nel 1945, alla fine della II guerra mondiale, l’esercito jugoslavo occupò Trieste e l’Istria, che fino ad allora era stato territorio italiano. Questa persecuzione, che proseguì fino al 1947, assunse subito i profili di una pulizia etnica. Lo scopo era quello di annullare l'identità italiana e l'eccidio assunse presto proporzioni enormi. Le vittime venivano torturate e gettate vive nel foibe. Le foibe sono voragini rocciose presenti nell’altopiano che si estende tra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia. Questa atroce modalità di uccisione fu chiamata infoibamento. Per non essere torturati o infoibati, gli abitanti di quelle zone fuggirono, o tentarono di farlo, dando origine a un esodo che assunse presto dimensioni immense. Costretti ad abbandonare le loro terre per sottrarsi a questa ondata di discriminazione e di violenza, tuttavia, gli italiani dell'Istria furono accolti con sospetto anche in patria, dove vennero a lungo additati come fascisti. Per decenni questi crimini vennero tenuti nascosti e taciuti. Ora è nostro dovere ricordare questa tragedia e farla conoscere alle nuove generazioni, affinché simili atrocità non accadano mai più ARTE E IMMAGINE Noi vogliamo commemorare il Giorno del Ricordo con un’attività che si ispira agli omini di Kaith Haring. Come disse l’artista statunitense, infatti, questi omini sono simboli di lotte, di battaglie e di stragi di innocenti. Puoi disegnare tu stesso gli omini di Kaith Haring prendendo spunto dai Pasticciotti oppure puoi stampare e colorare il disegno che puoi scaricare da questo link: https://pasticciotti.it/scarica/53

venerdì 9 febbraio 2024

Giorno del Ricordo. "RICORDARE, PORTARE AL CUORE": un film per la scuola

In occasione del giorno del Ricordo, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha realizzato un contributo video dedicato: “Ricordare, portare al cuore” che evoca le drammatiche vicende del confine orientale nel secondo dopoguerra (link in basso).

Gli attori del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos – hanno lavorato nei luoghi-simbolo degli eventi del secondo dopoguerra, che tracciano un dolente itinerario nella storia e nella geografia del territorio: la Foiba di Basovizza, il Centro Raccolta Profughi di Padriciano, fino al Magazzino 18 nel Porto Vecchio di Trieste, dove ancora sono conservati mobili, oggetti ed effetti personali degli esuli che partivano per mete lontane, proponendosi di recuperare in un secondo momento le proprie cose… Contesti che aiuteranno a percepire le durezze vissute da chi dopo il conflitto lasciò le proprie terre, destinate - con gli accordi di pace del 1947 - a diventare jugoslave ed affrontò un destino di povertà, incertezze e sofferenza.

Atmosfere, documenti storici e iconografici, testimonianze, interviste compongono il contributo video, che mantiene però un’intensa dimensione poetica, nelle immagini e nei testi, come ben evidenzia uno dei passi più toccanti di “Ricordare, portare al cuore”, elaborato drammaturgicamente sulla base del testo “Per non dimenticare” scritto da Marco Ongaro e Paolo Valerio nel 2005: «Ci voleva un popolo che se ne andasse, che rinunciasse al contagio della vendetta. Altrimenti saremmo ancora tutti lì a squartarci. Siamo italiani della pace. Chi ha vinto la guerra non sappiamo. La pace l’abbiamo vinta noi. Per non dimenticare, sì. Per ricordare che abbiamo spezzato la catena dell’orrore, a nostre spese. Anche per voi».

La conoscenza, il ricordo del passato, il saperlo “portare al cuore” sono la chiave per comprenderne e perpetuarne l’insegnamento, soprattutto verso le generazioni future: per far sì che ciò che è stato non sia più soltanto lacerazione, dolore, ma possa significare anche un “andare oltre”, verso un futuro di costruzione, di rispetto, di pace.

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IL FILM PUOI VEDERLO A QUESTO LINK O IN BASSO

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