Il cinema può aiutarci anche per riflettere e celebrare la Festa della Liberazione, il 25 Aprile.
Si tratta, come sappiamo, di una data fondamentale per la nostra storia, che corrisponde alla liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista.
Questo seneggiato in più puntate, adatto a tutti gli ordini e gradi di scuola, ci aiuta a riflettere sul senso di quei giorni e ad entrare in contatto con le emozioni, i dissidi, le speranze e la lacerazione che visse il nostro Paese in quegli anni.
Comunque si voglia intendere la Festa della Liberazione, un punto crediamo sia inamovibile e del tutto condivisibile da tutti: senza la liberazione dalla dittatura, oggi non potremmo neppure criticare quegli anni e l'interpretazione che di essi si dà.
Detto altrimenti, anche i nostalgici del Ventennio, che in qualche modo criticano questa ricorrenza, devono ricnonscere che è loro conentita la critica perché all'epoca vinse la parte giusta.
Lo dice benissimo Vittorio Foa, con parole che vi invito a leggere: Vittorio Foa: “Se aveste vinto voi io sarei in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei senatore”
Veniamo al film: la trama
Nei giorni successivi alla Liberazione le strade di Davide e Giulia, entrambi legati alla Resistenza, si incrociano per caso. I due, aiutati da Ben, un ex-ufficiale della Brigata Ebraica, occupano un casale abbandonato in cui ospitano bambini italiani e stranieri aiutandoli a recuperare la voglia di vivere, giocare, studiare, lavorare e amare.
Nei giorni successivi alla Liberazione le strade di Davide e Giulia, entrambi legati alla Resistenza, si incrociano per caso. I due, aiutati da Ben, un ex-ufficiale della Brigata Ebraica, occupano un casale abbandonato in cui ospitano bambini italiani e stranieri aiutandoli a recuperare la voglia di vivere, giocare, studiare, lavorare e amare.
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