
Primo Levi fu trovato suicida nella tromba delle scale del suo palazzo l'11 aprile del 1987.
Di seguito viene riportata la lettera, da cui è possibile trarre degli spunti per discutere sull'Olocausto o, in generale, sulle vicende legate agli orrori nazisti e al ruolo della Germania di quel tempo. E' un ottimo documento, adatto agli alunni della scuola secondaria di I e II grado.
25/54/1983
Cara Monica,
La domanda che mi poni, sulla crudeltà dei tedeschi, ha dato molto filo da torcere agli storici. A mio parere, sarebbe assurdo accusare tutti i tedeschi di allora; ed è ancora più assurdo coinvolgere nell'accusa i tedeschi di oggi. E' però certo che una grande maggioranza del popolo tedesco ha accettato Hitler, ha votato per lui, lo ha approvato ed applaudito, finché ha avuto successo politici e militari; eppure, molti tedeschi, direttamente o indirettamente, avevano pur dovuto sapere cosa avveniva, non solo nei lager, ma in tutti i territori occupati, e specialmente in Europa orientale. Perciò, piuttosto che di crudeltà, accuserei i tedeschi di allora di egoismo, di indifferenza, e soprattutto di ignoranza volontaria, perché chi voleva veramente conoscere la verità poteva conoscerla, e farla conoscere, anche senza correre eccessivi rischi. La cosa più brutta che ho vista nei lager credo sia proprio la selezione che ho descritta nel libro che conosci.
Ti ringrazio per avermi scritto e per l'invito a venire nella tua scuola, ma in questo periodo sono molto occupato, e mi sarebbe impossibile accettare. Ti saluto con affetto.
Primo Levi
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