mercoledì 15 aprile 2020

Ansia da esami (e non solo), ecco cosa fare

Le gambe tremano, le mani sudano. Hai l'impressione, dopo aver studiato tanto, di non ricordare più nulla. E ancora: sensazione di freddo, alle mani e al resto del corpo, tensione muscolare, pensieri catastrofici su "cosa succederà", scenari apocalittici di fallimento, derisione, insuccesso, catastrofe.

E' l'ansia da esame, o da interrogazione.
In verità è l'ansia. Punto.
O meglio, si tratta di quell'insieme di pensieri e reazioni fisiche a cui abbiamo dato l'etichetta di "ansia" e che, difatti, funziona così anche in altri contesti, non solo in quelli legati alla scuola, allo studio o all'università.

Nel video che riportiamo in basso vedremo una semplice regola per non farsi sopraffare da questo insieme di brutte sensazioni. Forse il messaggio potrà sembrare banale, ma è ciò che sta alla base delle ultime tecniche di psicoterapia (detta della III generazione) i cui risultati - che certo non arrivano allo schioccare delle dita - sono eccellenti. Eppure, adottare un atteggiamento funzionale fin da subito può portare a benefici immediati.


Oppure guardalo in basso

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