Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato sulla home page, nell'area dedicata alla Carta del docente, l'avviso riguardante l’apertura delle funzioni per la gestione della Carta del Docente relativa all’anno scolastico 2022/23 per la formazione e l’aggiornamento professionale dei docenti di ruolo. La piattaforma consentirà di gestire il bonus pari a 500 euro per l'anno scolastico in corso, ma anche il residuo dell'anno precedente. La somma potrà essere spesa entro il prossimo 31 agosto 2023.
martedì 27 settembre 2022
Carta del Docente: il portale finalmente attivo dalle 15 del 27 settembre
mercoledì 7 settembre 2022
Programma valorizzazione eccellenze a.s. 2022-2023, circolare e decreto
Riportiamo dal sito ufficiale del Ministero dell'Istruzione:
Programma valorizzazione eccellenze a.s. 2022-2023 (Circolare 22692 del 6 settembre 2022 e D. ministeriale 207 del 2-8-2022)
Circolare sul Programma valorizzazione eccellenze a.s. in corso, definito dal decreto ministeriale n. 207 del 2 agosto 2022
martedì 30 agosto 2022
Umberto Galimberti: i danni della scuola facilitata
Riportiamo uno stralcio del prof. Umberto Galimberti, tratto dal suo libro "Il segreto della domanda", edito da Feltrinelli. In questo testo, tra i vari argomenti, Galimberti affronta più volte il tema della scuola. In questo caso la riflessione si concentra sulla scuola facilitata, che a suo avviso non lo sarebbe soltanto nei cinque anni della scuola superiore. Alcune considerazione riguardano anche gli insegnanti.
"Quando vedo un adolescente avvicinarsi alla scuola superiore tremo per lui. Tolto il rigore alle elementari e alle medie, dove tutto è abbastanza facile e lo sviluppo pisco-sessuale ancora non genera particolari sconvolgimenti, i ragazzi affrontano la scuola superiore, dove la preparazione che si esige è, per difficoltà, del tutto sproporzionata alla preparazione precedente.
Per giunta, in quell'età i ragazzi affrontano problemi di identità e riconoscimento prima sconosciuti, e se il riconoscimento che arriva loro dipende dalla prestazione scolastica, la quale, stante la precedente preparazione non può essere che scadente, scadente sarà l'immagine che essi avranno di loro stessi, con due possibili via d'uscita: la depressione o il menefreghismo.
La depressione innesca processi di auto svalutazione che, oltre a ingessare l'intelligenza, indeboliscono la forza d'animo e la stima di sé. Questa catastrofe, che avviene in età adolescenziale, rischia di determinare il proprio stile esistenziale per tutta la vita.
Il menefreghismo crea invece quei furbi che, dopo aver girato per cinque o più anni tra scuole pubbliche e private, arrivano all'università, dove, dopo la riforma appena introdotta, tutto torna facile come alle elementari e alle medie, quando non si è imparato abbastanza bene a leggere e a scrivere.
Restano dunque quei cinque anni terrificanti di scuola superiore per i quali non c'è preparazione e dopo i quali non c'è seguito. Un'isola infelice, dove si distruggono identità, si demotivano progettualità, si spengono sogni, si soffocano sviluppi, si ignorano persone, processi psichici, orientamenti sessuali, disorientamenti emotivi, nell'assoluta mancanza dei professori, che non si sentono chiamati a seguire questi processi.
Che fare? O rendiamo seria la scuola dalla prima elementare alla laurea, o attenuiamo il rigore in quell'isola infelice che è la scuola superiore, sconnessa dai percorsi di istruzione e di educazione che la precedono e la seguono, dove i danni che si compiono, nella più opaca inconsapevolezza, sono molto difficilmente riparabili, a meno che, in quel tratto pericolosissimo di scuola, non si assumano solo insegnanti capaci di prendersi cura, oltre che dei programmi, anche delle persone; e quando dico persone intendo una a una, cosa possibile se la classe è di 10-15 persone, e non come oggi di 30-35, e se sulla cattedra ci sono anche lì persone e non solo impiegati del Ministero della Pubblica Istruzione."
Umberto Galimberti, "Il segreto della domanda"
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venerdì 19 agosto 2022
Giulio Ferroni: "I giovani meritano una scuola che non sia al servizio dell'economia"
"Se una salvezza del mondo potrà esserci, andrebbe fin d'ora affidata alle giovani generazioni, oggi penalizzate dalle difficoltà e dalle chiusure della scuola. Toccherà loro la difficile e urgente responsabilità per il destino del pianeta, che gli attuali adulti non hanno saputo né potuto assumersi: ma proprio per loro dovrebbe operare, adesso, una scuola carica di tensione critica e civile, che invece, come si è visto, si sta cercando di trasformare in passiva formatrice di capitale umano.
giovedì 4 agosto 2022
Supplenze docenti a.s. 2022/2023, tutte le informazioni in una pagina del MI dedicata
È disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione la pagina contenente tutte le informazioni necessarie per la presentazione delle istanze per l’assegnazione delle supplenze a tempo determinato per l’anno scolastico 2022/2023.
Le istanze possono essere inoltrate fino alle ore 14:00 del 16 agosto 2022.
Lettere da Barbiana, Una preziosa eredità: gli allievi di Don Milani la raccontano in un video documentario
La scuola di Barbiana e la rivoluzione didattica impressa da Don Lorenzo Milani, dal '54 priore nel piccolissimo comune nel cuore del Mugello. Venti case e trentanove abitanti in tutto, senza una strada né elettricità né telefono.
Michele, Carlo e Agostino detto 'Gosto', tra i primi allievi di Don Milani, raccontano per la prima volta la loro esperienza a fianco del Maestro e gli anni passati a mantenere inalterata la sua eredità.
VAI AL FILM DOCUMENTARIO "LETTERE DA BARBIANA"
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lunedì 13 luglio 2020
MI. Bandita la gara per l’acquisto di 2 milioni di kit sierologici per il personale della scuola

Avviso di indizione di gara in procedura semplificata e di massima urgenza per l’acquisizione e la distribuzione di 2.000.000 kit rapidi qualitativi per l’effettuazione di test sierologici sull’intero territorio nazionale prioritariamente destinati agli operatori scolastici.
- Indizione di gara
- Allegato 1 - Guida all'utilizzo del sistema telematico
- Allegato 2 - Condizioni Specifiche di contratto
martedì 12 maggio 2020
Emanuele Severino: "Alla grande politica deve dunque corrispondere la grande scuola”. Le parole di un colosso del pensiero

Nella scuola i contenuti specifici devono certamente venire alla luce (la scrittura, il linguaggio, il calcolo, l’agire razionale, la conoscenza della configurazione del Pianeta e delle galassie, cioè di come è fatto questo mondo, le esperienze storiche, la storia delle esperienze religiose, ecc.); ma se i contenuti specifici vengono alla luce al di fuori del contesto che è loro proprio, si alterano, cioè non rispondono ai requisiti contenuti devono venire alla luce è il loro essere presentati sin dall’inizio (sia pure in modo sempre più adeguato) come elementi della tensione di cui stiamo parlando. I contenuti specifici devono essere presentati sin dall’inizio nella loro unità.
Ma chi presenterà la tensione tra passato e presente ‹come› tensione? Questo «‹come›» è importante. I contenuti della tensione tra passato e presente devono essere esibiti fin dall’inizio nella loro unità (in modo che non sia dimenticato né il passato né il presente); ma ad indicare la tensione ‹come tale› non può essere altri che la filosofia. Nella scuola che non fa sognare un popolo, sin dall’inizio si deve indicare la tensione. Ma il compito della filosofia consiste nell’indicazione ‹formale› della tensione.
Se chi insegna a scrivere deve farlo tenendo già presente che la scrittura appartiene al contenuto essenziale, allora anche chi insegna a scrivere deve aver presente la riflessione filosofica su quel contenuto. Qualsiasi forma di insegnamento deve essere in relazione al contenuto essenziale. Quindi non solo l’insegnate di filosofia, ma ogni insegnante deve aver presente tale contenuto. Il filosofico deve essere presente in ogni momento dell’insegnamento.
EMANUELE SEVERINO (1929), “La filosofia nella scuola” (trascrizione della conferenza tenuta presso la sede dell’«Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento», 10 novembre 2000), in AA. VV., “La filosofia nella scuola. Tradizione e prospettive di una riforma”, a cura di Claudio Tugnoli, presentazione di Ennio Draghicchio, Franco Angeli, Milano 2001 (I ed.), (pp. 21 – 349), pp. 27 – 28.
giovedì 8 marzo 2018
Nonna mi manda a scuola ogni giorno, con quegli occhi che non leggono più il mondo

Mi riempie di compassione.
Eppure c'è del rammarico in quegli occhi, quando dalla TV arrivano suoni ed immagini di un mondo che non capisce, che a volte interpreta come può e che altre volte rinuncia a comprendere. "I' chess capisc, alla scola n'n m' c'hann mannat": io questo capisco, perché a scuola non mi ci hanno mandato. Lo ripete sempre, amareggiata. Il mondo non lo capisce davvero, o lo capisce troppo poco ormai, ma è abbastanza intelligente da capire di non capire, e questa è insieme una consapevolezza e una condanna. Non ha mai imparato ad imparare; legge male e quindi legge poco e in tutta la sua vita avrà usato la scrittura solo per fare la sua firma, non più di cinque o sei volte.
Però nonna spesso mi fa da carburante quando proprio non mi va. Mi capita di essere demotivato a volte, con la sensazione di chi prova a svuotare l'oceano con un bicchierino da caffè. Faccio molti errori quando sto in classe: "avrei potuto o dovuto fare così", me lo dico sempre troppo tardi. Mi piace scherzare con gli studenti, ma a volte li accartoccerei. Poi segue un respiro profondo, mantengo la calma quasi sempre, e si va avanti. Altre volte però sbrocco, come direbbero loro. Pazienza.
Ma l'obiettivo, per quanto possibile, è togliere dagli occhi delle persone la frustrazione di chi si accorge di non capire il mondo, per mancanza di curiosità o per mancanza di chi la curiosità te la poteva far venire. Sarebbe bello avere un mondo di nonne libere: libere di leggere quel mondo che i loro nipoti sono impegnati a scrivere. E per questo - come direbbe lei scherzando - a 37 anni ancora vado a scuola.
domenica 6 novembre 2016
"Evitate di parlare con i docenti": il decalogo al contrario di un D.S. di Bologna
lunedì 7 settembre 2015
Giochi per bambini e disegni da stampare
I disegni da stampare e colorare, e i giochi per bambini, secondo voi sono un buon supporto per gli insegnanti nelle attività scolastiche?
venerdì 19 dicembre 2014
C'è della magia nel potere del linguaggio... un libro per gestire la relazione educativa in classe
- la comunicazione: Sezione dedicata al linguaggio, a come abituarci ad ascoltarlo e, se necessario, modificarlo.
- la relazione: Sezione dedicata ai meccanismi emotivi della relazione, a come abituarci a focalizzare l’attenzione sui sentimenti piuttosto che sulle parole, riconoscendoli in noi e nei bambini.
- l'apprendimento: Sezione dedicata all’apprendimento, alle intelligenze, e al linguaggio figurato quale elemento di apprendimento cognitivo-comportamentale.
=====>Perchè leggerlo?
mercoledì 1 ottobre 2014
Apprendere ed insegnare dovrebbero essere un piacere!
Buona visione.
(di Patrizia Benevenga)